Le Immortalità. Guido Pagliarino
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Guido Pagliarino
Le immortalitÃ
Romanzo
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Lâimmagine di copertina è stata realizzata elettronicamente dallâautore.
Personaggi, nomi personali e collettivi, vicende, situazioni corali o individuali del passato o del presente sono immaginari. Eventuali riferimenti a persone viventi o vissute sono involontari
INDICE
Come sempre il professor Denisi, storico dell'età contemporanea, era entrato in aula senza salutare, aveva preso posto e, senzâalcun preambolo, aveva iniziato: "Eravamo giunti l'altra volta al 2117, un anno veramente cruciale per il mondo come avevo anticipato. Oggi ne vedremo il perché: Ormai da più di un triennio i ricercatori del laboratorio cellulare di neurobiologia dellâIstituto Privato Bertrand Russell di Londra svolgevano esperimenti sopra moscerini della frutta: Scopo della sperimentazione: lâallungamento della vita umana. Come vi è probabilmente noto almeno a grandi linee, le drosofile sono insetti dalla vita breve, di circa otto settimane, che presentano una struttura biologica esemplare, della quale è possibile manipolare la genetica agevolmente. In una prima fase delle ricerche quegli scienziati erano arrivati a un risultato già significativo, realizzando la cosiddetta amplificazione autophagy entro il sistema nervoso dei moscerini. Va tenuto presente che la sopravvivenza dâuna cellula dipende dallâidoneità della stessa a ridursi e a riciclarsi secondo un certo meccanismo, denominato appunto autophagy, che la ripulisce rimuovendone le componenti dannose alla vita e ricicla le particelle elementari indispensabili alla ricostruzione della cellula stessa: insomma, che la custodisce. Orbene, i fattori nocivi erano di molto diminuiti nel corso della vita delle drosofile trattate, anche se la vita delle stesse non sâera allungata in modo significativo, non molto più delle naturali otto settimane. In una seconda fase di ricerca però, affinato il sistema, quegli studiosi avevano ottenuto dâimpedire per un tempo più lungo la cosiddetta accumulazione del danno cellulare, che dipende dallâetà , e così la longevità di queglâinsetti aveva toccato i tre mesi dâesistenza, un poâ come se un essere umano avesse raggiunto i centocinquant'anni. Il risultato era stato assai soddisfacente. Nondimeno il laboratorio aveva dato inizio a una terza fase dâesperimenti sulle drosofile, con lâobiettivo dâallungarne ancor più la sopravvivenza e puntando a una vita umana di almeno duecento anni. Era stato in questo terzo stadio che sâera arrivati a uno straordinario risultato; anzi, più che straordinario, mirabolante per non dire incredibile: sâera ottenuta, con quasi assoluta certezza, lâimmortalità di quei moscerini! Si trattava di qualcosa che, fin ad allora, era stata ritenuta impossibile, ché un conto è rinviare il momento del decesso grazie alla scienza, un altro evitarlo del tutto. Eppure non sâera potuto che considerare tendente a 1 l'indice di probabilità che le drosofile assoggettate allâesperimento avessero raggiunto l'immortalità ; infatti erano passati molti mesi e poi un anno e quindi due durante i quali esse avevano seguitato tranquillamente a vivere senza invecchiare restando vigorose: un periodo di vita, rapportato alle otto naturali settimane dei moscerini, che corrispondeva, proporzionalmente, a millenni d'esistenza umana. Di certo non superficialmente, insomma, sâera potuto pensare a una sorta dâimmortalità , pur non potendosi vedere nel futuro. Così lâIstituto Privato Bertrand Russell, châera amministrato da un giovane, ricchissimo uomo dâaffari e finanziato dal medesimo e da un suo socio di minoranza, i quali s'erano impegnati nell'impresa non solo a fini personali di salute e longevità ma per averne un lautissimo guadagno economico, in vista di questo il 10 giugno 2217 aveva annunciato al mondo la messa sul mercato del prodotto ufficialmente denominato Siero Blocco Deterioramento Rigenerazione Riaggregazione Cellule ma chiamato poi, popolarmente, âil siero Vita Eternaâ. Con tutto ciò io ritengo, e sono in amplissima compagnia, che si fosse trattato non tanto dâun esito scientifico, ma dell'intervento di un ultrapotente quid estraneo, forse appartenente a un universo parallelo del quale sâera aperta una porta sul nostro cosmo, forse essenza stessa panteistica del nostro universo. Non si trascuri che per primi quei ricercatori erano stati consapevoli dâessere giunti a un risultato di molto superiore allâobiettivo prefissato e avevano ammesso fra loro, come s'era poi risaputo, che doveva aver agito anche un fattore esterno sconosciuto. à doveroso peraltro ricordare che altri esponenti del mondo intellettuale non pensano a universi cronofisici paralleli o a un'essenza pensante del nostro universo, pur concordando sullâidea dell'intervento di un quid estraneo che tutti indichiamo con la locuzione, tratta dal teatro antico, âdeus ex machinaâ: essi pensano a un'entità del tutto esterna non solo al nostro ma a qualsiasi immanente universo, concepiscono... un quid trascendente: Dio! Fra di essi sâannovera il chiarissimo teologo e filosofo professor Eugenio Serra il quale ha cordialmente accettato d'intervenire oggi a questa lezione, in immagine olografica, e che fra poco vi fornirà direttamente il suo rispettabile parere; ma intanto torniamo allâanno 2117. Va tenuto presente che nel XXII secolo lâumanità era ormai in grandissima maggioranza atea, esito d'un processo che aveva interessato per secoli il mondo, prima i Paesi occidentali e poi pure tutti gli altri; e dopo l'invenzione del procedimento Vita Eterna i già pochi credenti s'erano ridotti, niente di meno, a poche centinaia di migliaia nel mondo: quasi l'intera umanità era ormai sicura che non esistesse alcuna divinità e, semmai, che sugli altari dovesse essere posta la specie umana. Così si giunse a una legge internazionale che proclamò l'anno dell'invenzione del procedimento Vita Eterna quale il primo d'una nuova era; e il 2117 dopo Cristo divenne l'anno 1 dell'Era dell'Uomo. La norma era stata votata dal Parlamento Mondiale, simbolicamente, il dì 25 dicembre 2117, giorno châera stato proclamato festa del Natale del Libero Genio Umano. S'era aperto da quella data un tremendo periodo di quattro secoli, chiusosi ufficialmente solo il 1° gennaio di quarantadue anni or sono quando, per una nuova norma, si tornò alla conta degli anni secondo l'antico, plurimillenario calendario. Oggidì tutti, tanto i credenti, il cui numero è cresciuto, quanto i pur sempre numerosi increduli definiscono quei quattrocento anni l'Era Antiumana. Vediamone il perché. Bisticci erano iniziati già nellâanno 2, dopo alcuni mesi di generale entusiasmo, e sâera giunti presto a gravi avvenimenti