Cammin facendo: dieci storie di incontro e di scoperta. Simona Bianconi

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Cammin facendo: dieci storie di incontro e di scoperta - Simona Bianconi


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      ibidem-Press, Stuttgart

      Indice

       INTRODUZIONE

       CAPITOLO 1 Sulle tracce di sé e dell’uomo

       1.1 Elena Foà, Attraverso la vita. Ricordi e impressioni

       VIAGGIARE

       SUL MARE

       1.2 Alfredo Panzini, La lanterna di Diogene

       Cap. I LA CURA DEL MOTO E DEL SOLE

       Cap. II EFFETTI DEL LAMBRUSCO

       Cap. XIII LA QUAGLIA E IL NIRVANA

       Cap. XIX LA FINE E IL PRINCIPIO DEL NIRVANA

       1.3 Italo Svevo, Corto viaggio sentimentale

       I . STAZIONE DI MILANO

       III . VERONA-PADOVA (1)

       III . VERONA-PADOVA (2)

       IV . VENEZIA

       CAPITOLO 2 La fortuna dello specchio rivelatore

       2.1 Annie Vivanti, Zingaresca

       PRELUDIETTO BOEMO

       IL FASCINO DELLE SOLITUDINI

       II.

       III. (1)

       III. (2)

       IV.

       2.2 Clarice Tartufari, Rete d’acciaio

       PARTE PRIMA - CAPITOLO IV.

       2.3 Sfinge, La gaia scienza. Novelle

       I LORO OCCHI SI APRIRONO

       CAPITOLO 3 La sospirata meta della verità

       3.1 Grazia Deledda, Il paese del vento

       IL PAESE DEL VENTO

       3.2 Guido da Verona, Mimì Bluette fiore del mio giardino

       CAPITOLO XV (1)

       CAPITOLO XV (2)

       CAPITOLO XVII

       CAPITOLO 4 Il lieto racconto di un maestro viaggiatore

       Guido Gozzano, Verso la cuna del mondo. Lettere dall’India

       LE CASTE INFRANGIBILI

       LE GROTTE DELLA TRIMURTI

       UN NATALE A CEYLON

       GOA: “LA DOURADA” (1)

       GOA: “LA DOURADA” (2)

       GOA: “LA DOURADA” (3)

       CONCLUSIONI

       FONTI

      Nella mia giovanezza ho navigato

      lungo le coste dalmate. Isolotti

      a fior d’onda emergevano, ove raro

      un uccello sostava intento a prede,

      coperti d’alghe, scivolosi, al sole

      belli come smeraldi. […]

      […] Oggi il mio regno

      è quella terra di nessuno. Il porto

      accende ad altri i suoi lumi; me al largo

      sospinge ancora il non domato spirito,

      Oggi, nella quinta età della comunicazione, si parla di “uomo planetario”. E oggi si viaggia indiscutibilmente di più, senz’altro più agevolmente, spesso a minor prezzo rispetto al passato… anche prossimo; mentre ci appare remota l’esperienza biografica dei nostri nonni che, quando non ricchi né benestanti, in alcuni casi – e nel caso dei loro avoli spesso – non uscivano dai confini della propria regione di nascita nell’arco dell’intera esistenza.

      La maggiore accessibilità della prova fisica del viaggio, non più così rara e complessa da realizzare, non la rende però un evento meno prezioso; al contrario, sono proprio il coinvolgimento, il lavoro attento presupposto e la dinamicità che essa prevede e insieme genera, uniti ai molteplici e variegati pensieri che scandiscono le tappe del cammino, a farne per chi la compie un momento esclusivo ed irripetibile. Premiato, al suo termine, dalla soddisfazione della conquista dello spazio, dall’incanto del primo cauto approccio alla nuova realtà che ci brilla intorno, e dalla consapevolezza, destinata a farsi col tempo sempre più chiara e nitida, della maturità che si è raggiunta. Perché, da questo scaturisce tutto, la brama della conoscenza del lontano che spesso implica, o ha come suo fine, l’incontro con l’altro lontano, oppure,


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