Трактирщица / La locandiera. Итальянский шутя. Карло Гольдони

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Трактирщица / La locandiera. Итальянский шутя - Карло Гольдони


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il suo merito, oltre la sua nobiltà, sono almeno sicura che con lei posso stare con libertà, perché non farà cattivo uso delle mie attenzioni, non mi tormenterà con pretensioni ridicole.

      CAVALIERE: (Che diavolo ha lei di stravagante, ch’io non capisco!). (Da sé.)

      MIRANDOLINA: (A poco a poco lo addomesticherò). (Da sé.)

      CAVALIERE: Orsù, se ha da fare, non deve restare per me.

      MIRANDOLINA: Sì signore, vado a fare le faccende di casa. Se comanderà qualche cosa, manderò il cameriere.

      CAVALIERE: Bene… Se qualche volta viene anche Lei, la vedrò volentieri.

      MIRANDOLINA: Io veramente non vado mai nelle camere dei forestieri, ma da lei ci verrò qualche volta.

      CAVALIERE: Da me… Perché?

      MIRANDOLINA: Perché, Signore, Lei mi piace moltissimo.

      CAVALIERE: Le piaccio io?

      MIRANDOLINA: Mi piace, perché non è di quelli che s’innamorano. (Entro domani devo innamorarlo). (Da sé.) (esce)

      CAVALIERE (solo): Eh! So io quel che faccio. Con le donne? Alla larga. Lei sarebbe una di quelle che potrebbero farmi cascare più delle altre. Quella sincerità è cosa poco comune. Ha un non so che[42] di straordinario; ma non per questo mi lascio innamorare. Per un poco di divertimento, mi fermo piùttosto con questa che con un’altra. Ma per fare all’amore? Per perdere la libertà? Non c’è pericolo. Pazzi, pazzi quelli che s’innamorano delle donne. (Parte.)

Задание 3

      1. Безличные конструкции. Раскройте скобки по образцу.

      • La differenza (vedere). – La differenza si vede. – Разница видна. (Без частицы si получается: La differenza vede … – Разница видит… кого?!)

      • Le tele (lavare). – Le tele si lavano. – Ткани моются/можно мыть. (Обращаем внимание на то, что глагол может стоять в единственном и множественном числе!)

      1. Come (scrivere) questa parola?

      2. Perché (dire) così?

      3. Questo non (sapere) mai.

      4. Non (potere) negare.

      5. In Italia gli scherzi (fare) sempre.

      6. Come (preparare) la pasta al pesto?

      7. Qui non (dovere) fumare.

      8. I maccheroni (mangiare) spesso in Italia.

      2. Переведите на итальянский язык.

      1) У меня есть дела (имею что поделать), к тому же не хочу быть надоедливой.

      2) Вот: это одежда женская, это одежда мужская.

      3. Постепенно я выучу все новые слова.

      4) Сокровище мое, оставайся всегда таким (такой). Неважно, что думают другие. Они не умеют жить.

      5) Я не умею притворяться. Когда вижу, как Марио бегает за Марией, я смеюсь как сумасшедший. Они меня развлекают.

      3. Не забываем, что прилагательное quello (так же как и bello, и santo, и grande) ведет себя как артикль и с артиклем вместе не используется, потому что по смыслу заменяет, т.е. конкретизирует его.

      parlo del libro – parlo di quel libro;

      dell’autore – di quell’autore

      dello studente – di quello studente

      della ragazza – di quella ragazza

      dell’attrice – di quell’attrice.

      Scena sedicesima

      Entra il Marchese, Mirandolina

      (Il Marchese tira fuori di tasca un bel fazzoletto di seta, lo spiega, e finge volersi asciugar la fronte.)

      MIRANDOLINA: Un gran fazzoletto, signor Marchese!

      MARCHESE: Ah! Che ne dice? È bello? Sono di buon gusto io[43]? Ne ha più visti così belli? (A Mirandolina.)

      MIRANDOLINA: È superbo. Non ho visto un fazzoletto simile.

      MARCHESE: Questo viene da Londra. Son di buon gusto io?

      MIRANDOLINA: Certamente è di ottimo gusto.

      MARCHESE: Penso che il Conte non sa spendere. Getta via il denaro, e non compra mai una galanteria di buon gusto.

      MIRANDOLINA: Il signor Marchese conosce, distingue, sa, vede, intende.[44]

      MARCHESE (piega il fazzoletto con attenzione): Bisogna piegarlo bene, invece si guasta. Questa sorta di roba bisogna tenerla con attenzione. Tenga. (Lo presenta a Mirandolina.)

      MIRANDOLINA: lo metto nella Sua camera?

      MARCHESE: No. Lo metti nella Sua.

      MIRANDOLINA: Perché… nella mia?

      MARCHESE: Perché… Glielo regalo.

      MIRANDOLINA: Oh, Signore, scusi…

      MARCHESE: Tant’è. Glielo regalo.

      MIRANDOLINA: Ma io non voglio.

      MARCHESE: Non mi fa andar in collera[45].

      MIRANDOLINA: Oh, Lei lo sa, io non voglio offendere nessuno. Lo prenderò.

      MARCHESE: Ah! Un fazzoletto di quella sorta, l’ho donato alla mia padrona di casa. Sono un cavaliere generoso.

      MIRANDOLINA: (Questo è il primo regalo che mi ha fatto, e non so da dove ha quel fazzoletto). (Da sé)

      Scena ventiduesima

      Il Conte e detti.

      CONTE: Mirandolina, io La cercavo.

      MARCHESE: (Ehi! Mostri al Conte il fazzoletto). (Piano a Mirandolina.)

      MIRANDOLINA: Guardi signor Conte, il bel regalo che mi ha fatto il signor Marchese. (Mostra il fazzoletto al Conte.)

      CONTE: Oh, che bello! Bravo, signor Marchese.

      MARCHESE: Eh niente, niente. Bagattelle. Lo nascondi; non parli di questo. Quel che faccio, non si deve sapere.

      MIRANDOLINA: (Non si deve sapere, e mi fa mostrarlo. La superbia contrasta con la povertà). (Da sé.)

      MARCHESE: Quel


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<p>42</p>

не знаю что

<p>43</p>

У меня хороший вкус?

<p>44</p>

понимает, умеет различать, знает толк, видит, разбирается

<p>45</p>

выводить из себя