La promessa sposa di Lammermoor, Tomo 3. Вальтер Скотт

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La promessa sposa di Lammermoor, Tomo 3 - Вальтер Скотт


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quello dell'utile, imparentandovi con questa famiglia. Forse vi sarebbe restituita, in via di dote, una picciola parte delle prede fatte sulla vostra casa; ma v'accerto io che se avete risoluzione quanta basti per sostenere innanzi al prossimo Parlamento i vostri diritti contro ser Guglielmo, voi gli farete ben più compiutamente rigettare il mal tolto. E vedrete in me, caro parente, un uomo pronto a dar la caccia al volpone per voi, e a fargli maledire il giorno, in cui ricusò un accomodamento che era troppo onorevole per esso, e che gli veniva offerto da un marchese di Athol, fattosi patrocinatore di un suo congiunto. „

      Eravi in tutto questo discorso non so qual cosa che oltrepassava la meta a cui il Marchese si prefiggea d'arrivare; e Ravenswood si accorse ottimamente, come la sollecitudine per l'onore e per gl'interessi del congiunto, non fosse la sola cosa che occupasse l'animo del marchese di Athol, offeso personalmente dal modo onde le sue offerte furono accolte, e stimolato fors'anche da politiche ragioni che non gli faceano veder di buon occhio il disegno di tali nozze. Nondimeno Edgardo non avea luogo d'offendersi per le cose dettegli dal parente; e si limitò ad assicurarlo che l'affetto concepito per miss Asthon era sol personale; che egli non volea dover cosa alcuna alle ricchezze, o alla preponderanza del lord Cancelliere; e che per ultimo il motivo per cui si sarebbe tenuto libero dai contratti obblighi, poteva essere un solo: il pentimento in miss Lucia di averli incontrati. Terminò, chiedendogli come grazia, che per allora non si parlasse più di tale affare fra essi, e promettendogli di farlo partecipe di quanto opererebbe in appresso o per rompere affatto, o per secondare il divisamento di tali nozze.

      Non andò guari che si offerse un argomento di discorsi ben più aggradevole e più conforme alle idee del marchese di Athol. Arrivava in quel momento alla Tana della Volpe un corriere speditogli da Edimburgo al castello di Ravenswood, e apportatore di un piego che contenea notizie per lui le più prospere. Seppe da queste lettere, come le sue pratiche politiche avessero sortito ottimo effetto nelle capitali di Londra e di Edimburgo, e vedea per esse imminente l'istante di rovesciare l'attuale amministrazione, e di trovarsi a capo del Governo di Scozia, il che era incessante scopo della sua ambizione.

      Venne imbandita tal mensa, ove qualunque epicureo non avrebbe trovato che dire su la squisitezza e la scelta delle apprestate vivande, alle quali pareva accrescere merito l'antitesi offerta dall'orridezza del luogo entro cui fu apparecchiato il banchetto. I discorsi gioviali del Marchese ne alimentarono in gran parte la giocondità; e in questi, si diffuse a lungo e con compiacenza sul potere e sulla preponderanza che stava per derivargli dal nuovo andamento delle cose pubbliche, e sulle speranze che ne traeva di potersi adoperare utilmente a pro del suo diletto congiunto. Benchè Ravenswood non potesse starsi dal considerare fra se medesimo, che il Marchese tornava un poco troppo spesso sullo stesso argomento, nondimeno credè suo dovere esprimergli i sensi di gratitudine inspiratigli dalle buone intenzioni che questi gli manifestava. Il vino era squisito, perchè il Marchese, ghiotterello anzi che no, avea sempre cura di portarne con se buona copia ne' viaggi che imprendeva; onde i due amici rimasero lungamente a tavola, nè il Marchese s'avvide che troppo tardi, di non essere più a tempo per trasferirsi al luogo ove avea divisato di passare la notte.

      „ Però non fa nulla, diss'egli; il vostro castello di Wolfcrag non è lontano di qui che cinque miglia all'incirca, e penso bene che il vostro cugino di Athol possa esservi accolto con tanta ospitalità, quanta ve ne ha ritrovata il lord Cancelliere. „

      „ Ser Guglielmo Asthon ha presa la fortezza d'assalto, rispose Ravenswood, e come è accaduto più d'una volta a qualche altro vincitore, non debba essersi compiaciuto gran fatto della sua vittoria. „

      „ Ottimamente, ottimamente! disse il Marchese, che alcuni bicchieri di vino aveano messo sempre più di buon umore. Voglio dunque vedere se mi riuscirà prendere questa fortezza per via di stratagemmi. Porto un brindisi all'ultima giovinetta che ha passata la notte a Wolfcrag, senza, a quanto sembra, trovarsene malsoddisfatta. Le mie ossa non sono delicate quanto le sue, e credo che potrà affarmisi un letto del quale ella si è contentata. Infine, non mi spiacerà di convincermi quanta forza abbia l'amore a render soffice un materasso che non lo sia. „

      „ Voi siete padrone. Milord, di sottomettervi a quella penitenza che più vi piace; ma devo ben dirvi che ho un vecchio servitore, capace di appiccarsi, o di buttarsi giù dall'alto della torre, se vede arrivarvi così all'improvviso. Pensate che non abbiamo nulla, assolutamente nulla di quanto sarebbe indispensabile sol per ricevere… „

      „ Che cosa monta, mio caro parente? Vi assicuro che non sono un uomo tanto difficile, e che so adattarmi a tutto. Ho letto nelle memorie di casa mia, che uno de' miei vecchi alloggiò nella torre di Wolfcrag, prima di trasferirsi col vostro bisavolo alla infausta battaglia di Flodden-Field, nella quale perirono entrambi. In una parola, è cosa decisa che questa notte dovete darmi l'alloggio. „

      Incalzato così alle strette il sere di Ravenswood, nè trovando nuove obbiezioni da opporre, si limitò a chiedere al parente la permissione di precederlo a Wolfcrag, a fine di far qualche apparecchio per riceverlo il men male che fosse possibile: ma questo ancora gli fu negato dal Marchese, che obbligò Edgardo a promettergli di entrar seco in calesse, e gli concedè a stento di mandare avanti un uomo a cavallo per recare al suo fedele maggiordomo, Caleb Balderston, l'inaspettata notizia di questa formidabile invasione.

      Contentissimo il Marchese di potere soddisfare tal suo capriccio, e non essendo molto lontano Wolfcrag, non parea molto sollecito di levarsi da tavola, onde il giorno era sul finire, quando egli e Ravenswood montarono in cocchio. Lungo la strada, il primo spiegò al secondo i divisamenti ideati a vantaggio di esso, se giungeva ad operare un cambiamento nell'amministrazione della Scozia; e tali divisamenti si stavano nell'affidargli una commissione segreta e rilevante sul Continente; commissione alla quale voleasi un uomo di alto conto, distinto per ingegno e per probità; commissione che sarebbe stata sotto ogni aspetto utile ed onorevole a Ravenswood. Riuscirebbe qui inutile il diffondersi in più lunghe particolarità a tale proposito, e basti il dire che il divisamento del Marchese dovea piacere, e di fatto piacque grandemente al giovine Ravenswood, bramosissimo di una occasione che lo togliesse dal suo stato d'inerzia, e lo rendesse debitore ai proprj sforzi di un grado e di un innalzamento convenevole alla sua nascita.

      Intanto che Edgardo ascoltava premurosamente le descrizioni che il Marchese giudicava a proposito fargli sulla natura dell'incarico diplomatico da affidarsegli, incontrarono di ritorno il corriere che era stato spedito a Wolfcrag. Si avvicinò al calesse per avvertire, a nome del signor Balderston, come questi stesse preparando tutte le cose per ricevere il nobile ospite del suo padrone, con quanta convenevolezza poteano comportare i pochi istanti che a tal uopo gli rimanevano.

      Ravenswood era troppo avvezzo al modo di operare e di parlare del suo maggiordomo per non far gran capitale su di questa assicurazione; sapea, rassomigliarsi molto i principj di Caleb a quelli di certi colonnelli spagnuoli che nella guerra di… non mancavano in tutti i loro rapporti al principe d'Orange, generale in capo, di mostrare portati a compiuto numero, e provveduti d'ogni genere di munizione i reggimenti, perchè credeano rilevare al proprio onore e a quello della Spagna che le truppe apparissero tenute nel miglior ordine possibile. Sol nel giorno della battaglia, scoprivasi che questi reggimenti non giungevano alla metà del numero prefisso, e che mancavano di polvere, di cartocci, e di palle. In conseguenza delle quali considerazioni, Edgardo pensò prudente cosa il far presentire al Marchese che, ad onta delle promesse di Caleb, non doveva aspettarsi ad un luminoso ricevimento.

      „ Voi non rendete giustizia alla sollecitudine del vostro intendente, gli disse il Marchese, o volete forse procurarmi una gradevol sorpresa. Osservo là in fondo un gran chiarore, e propriamente dalla banda, ove so che è situato Wolfcrag. Scommetto io che è un'illuminazione preparata pel nostro arrivo, e bisogna ben dire che non si sia fatto risparmio di lampade, se producono una luce tanto vivace. Così m'ingannò anche vostro padre, tanti anni addietro, in una caccia che facemmo insieme nelle vicinanze di Wolfcrag. M'invitò a pranzo alla sua torre, facendo mille scuse per non potermi ricevere così bene, come avrebbe voluto. E in fede mia vi era un'imbandigione di tavola, ch'io non potea aspettarmela migliore nel mio castello. „

      „ Non tarderete ad accorgervi anche troppo, o Milord, che il proprietario attuale di Wolfcrag è nella impossibilità d'ingannarvi della stessa maniera, e che gli rimane unicamente un inutile desiderio di accoglier bene gli amici. Confesso però di non saper nemmen io come spiegare quel


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