La Prima Caccia . Блейк Пирс
Читать онлайн книгу.con cui sei andata, voglio dire.”
Riley stava iniziando a provare più frustrazione che nervosismo.
Hintz non comprendeva nulla di quanto lei stava dicendo?
“No” la giovane rispose. “Come ho detto, sono andata via da sola. Non ho più visto Rhea da allora.”
Hintz continuava a picchiettare con il gommino, guardando i propri appunti.
Lui domandò: “Il nome Rory Burdon significa qualcosa per te?”
Riley rifletté rapidamente.
Rory …
Sì, quel nome le era familiare.
Lei disse: “Rhea sembrava interessata a lui, immagino. L’ho vista ballare con lui altre volte al Covo del Centauro.”
“Ma non stasera?”
Riley soffocò un sospiro. Voleva dire …
Quante volte devo ripeterglielo, non ho più visto Rhea dopo che sono arrivata lì?
Invece, si limitò a dire: “No.”
Immaginò che Rory dovesse essere stato anche lui al locale, e che le altre ragazze avessero detto ad Hintz di aver visto Rhea intorno a lui.
“Che cosa sai di lui?” Hintz chiese.
Riley fece una pausa. Il poco che sapeva sembrava irrilevante. Rory era un ragazzo alto, magro e strano con spessi occhiali e tutte le ragazze, ad eccezione di Riley, avevano preso in giro Rhea per essere interessata a lui.
Lei disse: “Non molto, tranne il fatto che vive da qualche parte fuori dal campus.”
Si rese conto che Hintz la stava di nuovo fissando, come se si aspettasse che la ragazza aggiungesse altro.
Hintz lo considera un sospettato? si chiese.
Riley era certa che il capo fosse proprio fuori strada, se sospettava di Rory. Il ragazzo le era sempre parso timido e gentile, neanche un po’ aggressivo.
Stava per dirlo ad Hintz, ma il capo della polizia tenne lo sguardo sulle carte di fronte a lui, e proseguì poi con le sue domande.
“Quando hai lasciato il Covo del Centauro?” domandò.
Riley fece del proprio meglio per ricordare l’ora; era stato piuttosto tardi.
Poi Hintz chiese: “Prima di andartene, hai visto qualcuna delle tue amiche?”
Riley ricordò di aver visto le ragazze barcollare in fondo alle scale, e il modo in cui Trudy stava portando il boccale di birra, quando lei aveva chiesto …
“Hey, Riley! Chi era il ragazzo carino?”
Riley disse: “Trudy, Heather, Gina e Cassie sono scese tutte di sotto. Hanno detto che Rhea se n’era già andata. Ed è stato allora che sono andata via.”
Mentre Hintz prendeva appunti, la testa di Riley cominciò a riempirsi di domande. Ricordò di aver chiesto dove fosse Rhea, e Trudy aveva risposto …
“Non lo so. Dov’è Rhea?”
… e poi Heather aveva detto …
“Rhea è tornata al dormitorio.”
Riley si chiese che cosa Heather o qualcuna delle altre ragazze sapessero della partenza di Rhea.
Sapevano se aveva lasciato il Covo del Centauro da sola oppure no?
E che cos’avevano detto ad Hintz in merito?
Riley avrebbe voluto chiedere, ma sapeva che non avrebbe dovuto farlo.
“Hai lasciato il bar da sola?” Hintz le domandò.
“Sì” fu la risposta di Riley.
“E sei tornata al dormitorio da sola?”
“Sì.”
Hintz si accigliò ancora di più, mentre la guardava.
“Sei certa di aver fatto una cosa saggia? La scuola offre un servizio di accompagnamento per attraversare il campus di notte. Perché non l’hai contattato?”
Riley deglutì. Questa le sembrava la prima domanda davvero buona che Hintz le aveva posto finora.
Lei disse: “A dire il vero mi sono sempre sentita al sicuro a camminare di notte per il campus. Ma ora …”
La sua voce si interruppe.
Adesso le cose sono davvero diverse, pensò.
Hintz si accigliò di nuovo.
“Beh, spero che sarai più giudiziosa in futuro. Specialmente dopo aver bevuto tanto.”
Riley sgranò gli occhi.
“Ho soltanto bevuto un bicchiere di vino” replicò.
Hintz strizzò gli occhi verso di lei. La giovane intuì dalla sua espressione che pensava che stesse mentendo. Le altre ragazze dovevano aver ammesso di aver bevuto molto, e lui desumeva che lo avesse fatto anche Riley.
Lei era infastidita dal suo atteggiamento, ma si disse rapidamente che, qualunque cosa Hintz pensasse di lei, non importava al momento. Sarebbe stato stupido e futile mostrarsi risentita al riguardo.
Hintz continuò a trascrivere sul taccuino e disse: “E’ tutto, per adesso. Devi obbedire alle stesse regole di tutti gli altri al dormitorio. Resta nella tua stanza stanotte. Non lasciare il campus fino ad ulteriori istruzioni. Presto, ti faremo delle altre domande.”
Riley era stranamente stupita.
Tutto qui? si chiese.
L’interrogatorio era davvero terminato?
Perché senz’altro, lei aveva ancora delle domande, anche se Hintz aveva terminato.
Una domanda in particolare le era sorta in mente sin da quando aveva scoperto il corpo di Rhea. Ricordò di essere entrata nella stanza poco illuminata dell’amica, e di aver visto la sua gola squarciata e gli occhi spalancati, ma non si era fermata a guardare attentamente il corpo.
Con voce esitante, si rivolse ad Hintz …
“Potrebbe dirmi … sa …”
Improvvisamente, si rese conto di quanto fosse difficile persino formulare quella domanda.
Proseguì: “Prima di morire … prima che lei fosse uccisa … Rhea è stata …?”
Non riusciva a pronunciare la parola …
Violentata.
E dall’espressione spenta di Hintz, Riley dedusse che non riusciva proprio ad immaginare ciò che lei stava provando a chiedere.
Per fortuna, l’Agente Frisbie comprese ed intervenne: “Non so dirlo per certo, il coroner ci sta ancora lavorando. Ma non penso che abbia subito violenza sessuale. Mi è sembrato che i suoi vestiti non siano stati toccati durante l’aggressione.”
Respirando un po’ meglio, Riley rivolse alla Frisbie uno sguardo di silenziosa gratitudine.
La donna annuì leggermente, e Riley lasciò la cucina.
Quando Riley uscì dalla sala comune, si ritrovò a chiedersi ancora che cosa le ragazze avessero detto ad Hintz, ad esempio, se Rhea avesse lasciato il bar da sola oppure no. Sapevano qualcosa che era accaduto a Rhea di cui lei era ignara? Dopotutto, erano state con lei finché non aveva deciso di andarsene.
Quando Riley giunse in fondo al corridoio, vide che due poliziotti del campus erano posizionati fuori dalla stanza di Rhea, ora sigillata con il nastro della polizia. La ragazza rabbrividì all’idea che il corpo dell’amica fosse ancora lì, in attesa dell’operato del coroner. Riley trovò difficile immaginare che qualcuno avrebbe dormito di nuovo in quella stanza, ma naturalmente, non sarebbe rimasta per sempre vuota.
Riley aprì la porta della sua stanza, che