I Colori Del Drago. Virginie T.
Читать онлайн книгу.è il mio posto.
La sua voce diventa affaticata. Non è un buon segnale. Il suo lato da serpente esce fuori insieme alla sua rabbia e io detesto i rettili. Li trovo sornioni e appiccicosi. Di conseguenza, tento una ritirata strategica.
– D’accordo, vado via.
Non ho tempo di fare nulla che mi ritrovo capovolta, con i piedi in alto, trattenuta da un tentacolo freddo e spaventoso.
– Di’ loro di andare via, o tu soffrirai.
Ok, la situazione è critica. Lui ha avvertito la vibrazione del terreno al passaggio dei rinforzi e non è contento. Non è contento di nulla. Non so dove sia la mia squadra, ma se il serpente l’ha individuata, io non avverto alcun movimento, che significa certamente che il team è ancora nella parte inferiore, ad essere ottimista. Ciò garantisce al serpente tutto il tempo necessario per picchiarmi.
– OK, calmati. Nessuno vuole farti del male.
– Sono a casa qui.
Sembra che sia territoriale. Ad ogni modo, non può restare in questo edificio, tantomeno in questa città, in maniera indefinita.
– Le persone iniziano a farsi domande, non sei molto discreto quando dai la caccia ai tuoi pasti.
– Allora vieni a sterminarmi.
Le mie lame potrebbero in effetti farlo pensare, ma le possiedo solo per difendermi in caso di attacco. E nonostante io sia appesa a testa in giù, non finge di farmi del male.
– No, devi solo muoverti.
È vero. La mia squadra fa un lavoro sporco. Spesso, il demone viene lacerato, decapitato o trafitto, morto, ma in questo caso preciso, il demone non è una minaccia reale per la popolazione ad eccezione dei suoi amici a quattro zampe. L’unico problema è la spiegazione di questi fenomeni strani ed inspiegabili. Ad ogni modo, il segreto riguardante l’esistenza dell’Inferno e di un passaggio tra il loro mondo e il nostro è indispensabile per proteggere il mondo da una situazione che lo supera e che sarebbe fonte di angoscia e di confusione. Quindi, noi vogliamo solo condurlo presso un posto meno esposto, dove potrebbe vivere in pace senza attirare l’attenzione dei media. Al di là di ciò che pensano alcune persone, non sono assolutamente un assassino.
– Dove?
– Nella giungla. Un posto isolato pieno di animali da mangiare a tuo piacimento.
Lui fischia meglio e le sue bocche multiple digrignano i denti ma, contro ogni previsione, resto attaccato al suolo, sui miei piedi. La mia testa mi gira un po’, essendo il flusso sanguigno arrivato al cervello. Ritrovo velocemente il mio equilibrio e resto in guardia. Niente è ancora perduto. Non ha ancora accettato la mia proposta.
– Come ti chiami?
Uh, non apprezzo la domanda, potrebbe essere pericolosa per il mio futuro. Ad ogni modo, se non rispondo, potrei ritrovarmi di nuovo a testa in giù e non ho apprezzato l’esperienza. Non era sicuramente la prima volta, ma non mi ci abituo.
– Dakota.
– Dakota come?
Lui è intelligente. Un nome solo non serve a niente. Invece, un nome intero è la porta aperta a tutto, e a lui in particolare.
– Dakota Jones.
– Dakota Jones, saprei trovarti se tu mi avessi mentito.
Non ne ho dubbi. Inizio ad avere numerosi nemici tra quelli qui sotto. Il mio mestiere raramente mi dona amici tra la sua gente. Sono pagata per trovarli e loro sono raramente collaborativi e ciò si tramuta spesso in un bagno di sangue.
Si noti che, per essere oggetto di rappresaglie, i protagonisti devono essere in vita. Ora, coloro che provano rancore contro di me vengono sempre tagliati a pezzi in obitorio. I miei compagni di squadra arrivano adesso, con tutte le armi fuori. Fortunatamente, la mia nuova conoscenza non se ne accorge.
– Non preoccupatevi ragazzi, è pronto a seguirci.
– Ne sei sicura, occhio di lince?
Sì, nessun nome davanti agli obiettivi in tempi normali, e come se notassi tutto, ero soprannominata occhio di lince. Mi piace molto. Ed è meglio di “la bizzarra”, il soprannome della mia infanzia. Come avrei potuto pensare di non vedere come gli altri quando sono stato così fin dalla mia nascita?
– Dakota Jones mi ha dato la sua parola. Devi condurmi in un luogo dove non disturberei nessuno.
E allora. Mi tiro su le bretelle. George non perde neanche un attimo per colpirmi.
– Dannazione Dakota. Non diamo il nome ai demoni. Conosci le regole e questa è la prima che hai appreso, la più rilevante.
Ho sempre pensato che la più importante fosse quella di restare in vita ad ogni costo, ma questo non è il momento di ricordarglielo.
– Fai sempre di testa tua. Tuo padre mi prenderà di nuovo in giro leggendo il rapporto!
– Bene, allora trascura questo dettaglio. E andiamocene via.
Mi giro verso la creatura che ha riassunto una forma umana. Solo la sua camicia mostra il suo cambio d’aspetto, le maniche si erano rotte a causa della forza dei suoi tentacoli. Ovvio, due maniche, sei tentacoli, non c’è bisogno di essere matematici per comprendere il problema. Almeno, la sua anatomia è ancora nascosta, il che dovrebbe risollevare enormemente i miei colleghi. Non è proprio il caso e un uomo nudo, sebbene non sia davvero un nuovo, mette ogni volta i miei amici in una situazione di disagio.
– Serpente, dopo di te
– Come sai che io lo sono?
– L’ho visto parecchie volte.
E avrei preferito vederlo meno volte. Ma non ho alcuna intenzione di discuterne con lui.
– Conosci altre creature come me?
– Non sei il primo della tua specie che incontro, ma sei sicuramente il più collaborativo.
– Vedo.
Sale sul furgone senza discutere e si gira verso di me prima che io chiuda la porta.
– Quando avrai bisogno di me, chiamami. Sai come fare?
Sono sorpresa dal suo segno di confidenza. Mi sta dando il mezzo per chiamarlo come ho fatto io dandogli la mia identità.
– Sì, so come invocare un demone.
Si strofina la gamba e mi dona una delle sue squame.
– Fa’ attenzione a te stessa, Dakota Jones. Tu sei diversa. Molti hanno paura che lui non capisca.
Sono perplessa. Un avvertimento? Diverso da chi?
– Di cosa parli?
– L’inferno non è l’unico posto che contiene esseri diabolici e senza scrupoli.
Detto ciò, si gira e la camionetta prende la sua strada. Più pericoloso dei demoni dell’Inferno? Impossibile. Ne ho viste abbastanza per sapere che genere di mostri ospita e non ho mai visto nulla di peggio negli esseri umani. Neanche il peggiore degli psicopatici non arriva al livello di crudeltà di un demone sanguinario.
Questa buona vecchia base di Fort Benning non cambia malgrado il tempo che scorre. Sempre tanta gente, e mi sento sempre sola tra loro. Migliaia di persone, e una intrusa. La ragazza bizzarra che ha il diritto di restare qui solo perché suo padre è alla guida della base. Alla fin fine, ecco cosa pensano tutti in silenzio senza dirmelo in faccia, perché tutti ignorano il mio ruolo nell’esercito. La ragazza che non ha il suo posto tra i soldati che rischiano le loro vite per difendere il paese. Se solo le persone conoscessero la mia vita, la loro opinione su di me cambierebbe senza dubbio. Davanti agli occhi di tutti, sono la ragazza gentile raccomandata da suo padre. Mio padre coltiva questa credenza in pubblico fin dall’infanzia con la massima cura. Dall’altra parte, in privato, è un’altra storia. La differenza con la mia infanzia è che oggi ho la mia casa presso la quale possono rifugiarmi in qualsiasi momento. Ho lasciato l’appartamento