Io Sono Il Tuo Uomo Nero - Un Racconto Della Contea Di Sardis. T. M. Bilderback
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IO SONO IL TUO UOMO NERO
UN RACCONTO DELLA CONTEA DI SARDIS
By
T. M. Bilderback
Traduzione Di
Tomaso Bonavita
Copyright © 2018 by T. M. Bilderback
Diritto d’autore della Foto di copertina © Can Stock Photo / winnond
Disegno di copertina di Christi L. Bilderback
Questa è un'opera di fantasia. Qualsiasi somiglianza con persone reali è frutto della vostra immaginazione.
Tutti i diritti riservati.
INDICE
A proposito dell’Autore
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Sommario
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Capitolo 1
La donna correva.
Il corridoio della scuola era lungo e ogni passo risuonava forte mentre correva. Il suo respiro era pesante e affannato.
Continuava a correre da diversi minuti e la scuola era enorme.
La donna aveva bisogno di un posto, dove nascondersi, e ne aveva bisogno in fretta.
Il laboratorio di biologia era proprio davanti a lei! Poteva nascondersi lì!
La donna aprì la porta del laboratorio, si rifugiò all'interno e senza far rumore chiuse la porta. Diede uno sguardo al laboratorio, ma non c'erano armadietti dietro di cui potesse nascondersi. C'erano dei banchi di laboratorio, progettati per far lavorare insieme due studenti. Si nascose dietro il più lontano, davanti a uno sgabuzzino a due ante.
Mentre il respiro della donna si rilassava a poco a poco, il suo battito cardiaco tornò a livello normale. Ascoltò attentamente, ma non udì nulla. Nessun passo tradiva il maniaco... nessun respiro rivelava la sua posizione.
La donna aveva sentito parlare dello Squartatore della contea di Sardis nel modo in cui aveva sentito parlare di tutto in questo luogo rurale...da voci e sussurri. Cose come: "Mia cugina l'ha sentito da sua suocera..." o "Qualcuno da Mackie diceva che...". Cose non comprovate.
O così pensava.
Ora, lei se ne rese conto.
L'ho seminato! Pensò.
L'anta sinistra dello sgabuzzino si aprì, e il maniaco balzò fuori. Il maniaco la afferrò per i capelli e poi la tirò in piedi. Poi le tirò i capelli in modo che il suo viso guardasse verso l’alto, da occhio a occhio. Il suo battito cardiaco sembrò volerle sfondare il petto, e il suo terrore si rivelò una creatura vivente.
Con una voce gutturale e rauca, il maniaco disse: "Sono il tuo uomo nero, tesoro, e tu mi stai eccitando!”
Lo Squartatore poi si mise al lavoro.
***
LO SCERIFFO DELLA CONTEA di Sardis William "Billy" Napier svoltò la sua auto nel parcheggio dell’Università pubblica Nathaniel Sardis. Erano già arrivati diversi poliziotti della città di Perry, il medico legale della contea e due