Mamma Mi Ha Detto Di Non Venire. T. M. Bilderback
Читать онлайн книгу.non può fornire una sicurezza adeguata per una mostra canina?”
“No, signor Oakley, non sto affatto dicendo questo. Sto dicendo che tutto ciò che è stato stabilito nel nostro contratto con voi procede in modo regolare. La Sicurezza di Justice è un’impresa. Incoraggiamo i clienti a usufruire di tutto ciò che offriamo. Ma c’è un costo da sostenere. Abbiamo stipendi, attrezzature e spese generali che devono essere coperte in ogni contratto. Se il cliente ritiene che le sue esigenze siano garantite con mezzi meno costosi, lo accettiamo. Il cliente decide il livello di sicurezza. Lei ha quello che ha richiesto, ed è tutto in ordine.”
“E a proposito di quanto accaduto stamattina? C’è la possibilità di scoprire chi ha dato la birra al bulldog della signora Hyde?”
Dexter scosse la testa. “In pratica non c’è nessuna possibilità. Le telecamere non erano tutte attive fino a circa un’ora fa, e nessuno di quelli con cui abbiamo parlato sa qualcosa.”
“Devo dire che sono deluso. Con i soldi che ho pagato, mi aspettavo un migliore livello di sicurezza di quanto non stia ricevendo.”
“Con tutto il dovuto rispetto, signor Oakley, lei sta ricevendo la sorveglianza per cui ha pagato. Se non ne è soddisfatto, possiamo annullare il contratto, ritirare la nostra attrezzatura e fatturarle il tempo impiegato. Io e il mio assistente possiamo essere fuori di qui entro un’ora.”
A questo punto, Oakley sembrò tirarsi indietro. “No, no... sono grato per quello che avete fatto. La tensione per questa mostra sta disturbando il mio buon senso. Grazie. Sono sicuro che sarà sufficiente.”
Dexter fece un cenno di conferma. “Il mio assistente controllerà i sistemi per almeno un’altra ora. Se dovesse aver bisogno di qualcosa, la prego di farglielo sapere.”
Dexter lasciò la stanza con una sensazione di disagio. Questo lavoro si stava rivelando più complesso di quanto avesse previsto.
Joey e Misty arrivarono al deposito limousine di Pinky. Parcheggiarono sulla strada.
“Non riesco ancora a pensare a un modo adeguato per farlo,” disse Joey.
“Nemmeno io,” rispose Misty.
Entrambi pensarono per un minuto.
Misty propose: “Che ne dici di fingere di essere una coppia di sposi novelli in cerca di una Cadillac con cui andare in luna di miele?”
Joey ci pensò su. “Invece di novelli sposi, siamo fidanzati, e il matrimonio è per la prossima settimana. Vorremmo che la Cadillac fosse la nostra limousine, che prelevasse ognuno di noi per portarci in chiesa e poi all’aeroporto dopo il matrimonio. Tutto quello che vogliamo è dare un’occhiata da Pinky e controllare il posto. Torneremo più tardi, stasera, per una visita vera e propria.”
“Ma come, signor Justice,” disse lei in tono beffardo. “Sta suggerendo un’effrazione?”
Lui le sorrise. “Non sono certo dell’effrazione, ma sicuramente entreremo. Pronta?”
“Andiamo.”
Uscirono dall’auto. Joey attivò di nuovo il sistema di sicurezza. Si tennero per mano ed entrarono da Pinky.
La reception e l’area di vendita erano pulite e luminose. Sedie e scrivanie erano disposte intorno alla grande stanza. Un grande ufficio a vetri conteneva diversi schedari e una signora seduta dietro una scrivania. Uno sportello era stato incassato quasi a metà della vetrata, rendendo l’ufficio un centro per i pagamenti.
Misty aveva adottato un profilo allegro e frivolo, mentre Joey si comportava come un futuro sposo innamorato, per il quale tutto sembrava svolgersi troppo velocemente per essere gradevole. Si avvicinarono all’ufficio con le vetrate.
“Salve!” disse Misty alla signora all’interno dell’ufficio. “Vorremmo parlare con qualcuno a proposito di una limousine per il nostro matrimonio!”
La signora dell’ufficio sorrise alla coppia e disse: “Salve. Manderò qualcuno a parlare con voi tra un momento. Se volete accomodarvi...” Fece un gesto verso l’area della reception e delle vendite.
Misty inclinò la testa da una parte. “Ok.” Si diresse verso le sedie, tirando Joey dietro di sé. “Ora tu ti siedi lì, tesoruccio, ed io mi siedo accanto a te.” Si sedettero.
Joey disse a Misty, sottovoce: “Dio, odio quel tuo personaggio svampito.”
Misty disse, sempre sottovoce, “Oh, stai zitto. Funziona. Vedo dei semplici rilevatori di movimento negli angoli, e ho individuato dei cavi sotto le finestre. Probabilmente sono sensori di allarme a contatto.”
“Li vedo. Nessuna tastiera vicino alla porta, quindi l’allarme è localizzato. Se si attiva un allarme, probabilmente abbiamo dieci o quindici minuti prima che arrivi la polizia. Dobbiamo proprio dare un’occhiata al garage: potrebbe esserci qualcosa di più accessibile lì dentro.”
“Tutto ciò di cui abbiamo bisogno, è un modo per entrare in quell’ufficio. Oh-oh, arriva qualcuno. È il momento di fare la bambola.”
Una porta nella stessa parete dell’ufficio a vetri si era aperta, e un uomo con un vestito preconfezionato ne era uscito. Si stava dirigendo verso la coppia.
“Ma, tesoruccio, io voglio davvero una grande limousine. Non vuoi che io sia felice il giorno del nostro matrimonio?” disse Misty.
“Certo che lo voglio, patatina! Ma una grande limousine è costosa. Non sono sicuro di potermela permettere.”
“Certo che lei se lo può permettere,” disse il venditore. “Le nostre tariffe sono molto convenienti.” Porse la mano a Joey. “Allen Pinkersley. Può chiamarmi Pinky.”
“Oh, siete voi il titolare?” chiese Joey mentre stringeva la mano di Pinky.
“Sono solo io,” rispose Pinky. Porse la sua mano a Misty.
Lei gli strinse la mano e disse: “Vedi, tesoruccio? Se lui è proprio il titolare, può offrirci un prezzo favorevole!”
“Si può fare, signorina,” disse Pinkersley. “Non ho capito i vostri nomi?”
“Joe Pensington. Questa è la mia fidanzata, Tiffany Andrews,” disse Joey.
Pinkersley sorrise ancora di più. “È un piacere! Ora, esattamente a che tipo di limousine eravate interessati?”
“A una grande,”squittì Misty.
“Ora, Tiff, non sono sicuro che potremo permetterci una grande,” disse Joey. Misty mise il broncio. “Ma, patatina...” lui disse supplicante. Misty s’indispettì ancora di più. Joey scosse la testa e disse a Pinkersley: “Ne ha per caso una di medie dimensioni?”
Misty batté il piede. “Tesoruc-cio!”
Joey si voltò verso di lei e disse: “ Dare un’occhiata non costa nulla, patatina.”
Lei continuò a tenere il broncio, poi sorrise e fece un piccolo salto. “Ok, tesoruccio.”
Joey disse a Pinkersley: “Possiamo guardare le limousine?”
Pinkersley sorrise con condiscendenza. “Certo, signor Pensington. Venga con me, per favore.”
Pinkersley li condusse attraverso la porta da cui era entrato. A sorpresa, questa si apriva direttamente sul garage. Limousine di tutte le dimensioni, colori e marche erano disposte un po' ovunque. Alcuni autisti erano presenti, così come tre uomini in tuta da lavoro che erano ovviamente dei meccanici. Il garage stesso era lungo e spazioso. L’aspetto più interessante per Joey e Misty erano i tre lucernari disposti a distanza regolare sul tetto.
“Oh, tesoruccio, guarda quante limousine!” disse Misty, facendo un piccolo salto per l’emozione. “Non so quale scegliere!”
Joey aveva individuato quattro Cadillac che corrispondevano alla descrizione data dai testimoni. Disse a Pinkersley: