L'Allenatore Di Calcio. Marco Bruno

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L'Allenatore Di Calcio - Marco Bruno


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      bisogna dedicarsi principalmente ad obiettivi rivolti al miglioramento del gioco di squadra.

      Difesa: ridurre tempo e spazio; contrastare e coprire; difesa in massa.

      Attacco: creazione e sfruttamento di spazi; passaggi e movimenti; attacco in massa.

      Questo indipendentemente da una strategia di gioco. Ogni giocatore deve apprendere a comportarsi efficacemente in ogni situazione

      Abituare i giocatori ad effettuare il giusto calcolo:

      – tra sicurezza e rischio;

      – delle possibilità; saper scegliere ed eseguire ciò che riesce meglio in una particolare situazione. (scelta migliore)

      2) :

      i giocatori devono esercitarsi a realizzare azioni di gioco in ogni parte del campo. I miglioramenti del gioco di squadra in attacco dovrebbero ottenersi a partire dalla tre quarti difensiva del campo, allo stesso modo il miglioramento del sistema difensivo dovrebbe ottenersi partendo dalla tre quarti d’attacco. Ritengo che sia opportuno effettuare esercitazioni situazionali nelle diverse zone del campo ossia nelle zone dove vogliamo che questi comportamenti vengano eseguiti realmente in partita.

      3) : i metodi che stanno alla base dell'insegnamento, sono:

      – controllo del gioco (es. se una squadra deve allenarsi a creare spazi sulla fascia centrale del campo allora l'allenamento deve limitarsi a quella zona);

      – condizioni di gioco (es. se ci si deve concentrare sul passaggio veloce bisogna imporre il gioco di prima, ove possibile, e comunque un continuo movimento senza palla in anticipo sulla decisione del compagno per potergli dare la soluzione di passaggio ancora prima che riceva palla. Se si richiede uno scatto sull'appoggio bisogna imporre che il giocatore debba superare di corsa il compagno al quale ha passato la palla);

      – bloccare il gioco. E' un metodo per dimostrare ai giocatori i vantaggi e gli svantaggi delle loro posizioni.

      A questo proposito è necessario che:

      a) sia fissato un segnale noto a tutti per bloccare il gioco (es. due colpi di fischietto, ma su questo punto sono convinto che il segnale debba essere necessariamente visivo in quanto in partita l’allenatore non può utilizzare il fischietto e quindi I giocatori devono riconoscere visivamente una situazione commune a tutti in modo che nel riconoscerla, tutti si comportino come stabilito in allenamento);

      b) i giocatori si fermino per non alterare la situazione di gioco che si vuole correggere (conviene fermare il gioco per porre l’accento il tema trattato, ma non per trattare temi diversi).

      – correggere e riprovare: dopo avere fermato il gioco è importante fare riprovare nel modo corretto quello che è stato fatto nel modo sbagliato.

      – pensare ad alta voce: si tratta di un metodo mediante il quale l'allenatore pensa ad alta voce al posto del giocatore, anticipando le sue azioni. Questo metodo si usa spesso per rendere più efficace la ripetizione correttiva.

      L’ALLENAMENTO E LA CRESCITA

      Mediante l’allenamento si persegue il miglioramento delle capacità motorie. Alcune capacità possono essere allenate e migliorate altre possono essere educate e trasformate. Abbiamo già detto che non è possibile intervenire su una sola di esse senza influenzare positivamente o negativamente le altre. Nei giochi sportivi è significativa l'influenza delle varie capacità sull'efficacia del gesto sportivo, questo fatto ha prodotto la nozione di "regime di manifestazione". Il regime di manifestazione rappresenta il modo di manifestarsi di una capacità motoria (es. la resistenza in regime di velocità; la velocità in regime di forza), rappresenta anche il modo di manifestarsi nella mescolanza dei fattori dell'allenamento (es. la preparazione fisica nel regime tecnico, la preparazione tecnica nel regime tattico).

      Le componenti della preparazione fisico-motoria sono:

      – la preparazione fisica generale e multilaterale, che realizzata in modo particolare e globale, è particolarmente rivolta alle grandi funzioni dell'organismo, è molto adatta ai giovani;

      – la preparazione fisica specifica, che s’indirizza sulle funzioni e sulla motricità proprie d’ogni gioco sportivo corrispondenti alle sollecitazioni delle prestazioni di gara, da conseguire dopo il ciclo preparatorio giovanile.

      La figura mostra che le prestazioni del calciatore o meglio la sua efficienza in una gara dipendono da molteplici abilità, capacità e qualità, che s’influenzano a vicenda.

      Componenti delle capacità di prestazione del calciatore(Weineck-Erlangen, 1994)

      La figura mostra che le prestazioni del calciatore o meglio la sua efficienza in una gara dipendono da molteplici abilità, capacità e qualità, che si influenzano a vicenda.

      Nella struttura del rendimento rappresentata nella figura precedente, le capacità condizionali sono fondamentali, perché forniscono la base per una prestazione tecnica, tattica e psichica stabile durante la gara (Stiehler-Kinzag-Döbler, 1988).

      Per affrontare seriamente i problemi dell’allenamento bisogna impostare tre operazioni:  La prima consiste nel definire le qualità fisiche dominanti nel gioco del calcio:

      – la resistenza in regime di forza;

      – la velocità (accelerazione);

      – la destrezza (capacità di apprendere ed eseguire velocemente movimenti complessi).

      Con la seconda, definire le caratteristiche dello sforzo specifico richiesto nel gioco del calcio. Lo sforzo fisico è caratterizzato in generale dai seguenti parametri:

      ● intensità;

      ● durata;

      ● complessità;

      ● processi metabolici per la produzione d’energia.

      Dal punto di vista dell'intensità lo sforzo può essere:

      

      Massimo          Superiore a 210 Superiore a 40 – 50

      Massimale         Tra 200 – 210 Tra 35 – 40

      Submassimale   Tra 180 – 200 Tra 30 – 40

      Grande           Tra 120 – 180 Tra 25 – 35

      Moderato           Inferiore a 120 Inferiore a 25

      L’intensità dell’esercizio fisico deve essere relazionato all’età anagrafica del soggetto; per soggetti adulti una indicazione da seguire è quella di considerare la frequenza pulsatoria massima da raggiungere rispettando:

      le formule di Cooper:

      FC max = 220 –  età    per le donne

      FC max = 205-(età/2)         per gli uomini

      oppure la formula di Karvonen:           FC max = 220 – frequenza a riposo

      o meglio ancora, la formula di Tanaka:     FC max = 208 – (0,7 x età)

      bisogna ricordare che:

      – tra il 50-60% della FC max, si realizza un lavoro moderato;

      – tra il 60-70% della FC max, si realizza un lavoro grande, detto anche (cardiotraining);

      – tra il 70-80% della FC max, si realizza un lavoro submassimale aerobico vicino alla soglia;

      – tra


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