Nuovo Ordine Mondiale. Manuele Migoni

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Nuovo Ordine Mondiale - Manuele Migoni


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      E proprio perché in questo caso, come abbiamo già segnalato in altri precedenti scritti, trattasi invece di una contrapposizione mediterranea fra emergenti statunitensi e veterani britannici, e in un'ottica di ottenimento unilaterale, di opportuni accordi "sottobanco" fra gli stessi britannici e i loro apparenti antagonisti sovietici.

      E aggiungiamoci pure, in quella che viene così a delinearsi meglio come terza via, di un reciproco accordo anglo/francese, come linea di continuità/ingerenza extra/territoriale, attraverso il reclutamento e l'operatività occulta di opposti estremismi, quali quelli di destra e di sinistra (quand'anche relativi a movimenti neo/fascisti o autonomisti/comunisti) per poter meglio assestare, talvolta colpire per poi controllare, la classe politica di un paese in piena ascesa energetico/imprenditoriale come l'Italia.

      Dunque in tal senso la vera innovazione, la vera liberazione, non fu tanto quella che cominciammo a santificare ogni 25 Aprile - potrebbe dirsi un prodotto di un assolutismo falsamente ideologico appartenente al duopolio anglo/francese - quanto quella appartenente alla linea A. Moro/E. Mattei e rispettivi compromessi, per cui al di là dai giochi apparentemente ufficiali, e cioè quelli relativi a una contrapposizione USA/URSS, se ne poteva autenticamente riscontrare, più che un ideologismo, un patriottismo di tipo istituzionale, appartenente a una destra e una sinistra nel loro reciproco e accordante superamento.

      Fra Ideologia e Patriottismo, semmai, una differenza, e da questo punto di vista, la si poteva riscontrare in quel comunismo impartito dalla Gran Bretagna (poi con succursali “correntizie” fra Russia e Stati Uniti) come precisa finalità e linea teorico-continuativa, attraverso l'élite cazaro/aschenazita ¹ del The Group di Cambridge, che se lo riferiamo anche a un prima del dopoguerra, è chiaro che in termini ideologici avrebbe potuto trovare, in risposta, una colonna nemica quale quella fascista, come spontanea reazione o rivoluzione complessiva.

      E per quanto il fascismo, nei suoi uomini chiave, fosse comunque al servizio di Sua Maestà britannica da tempi non sospetti - documenti alla mano, Casa Savoia anzitutto, B. Mussolini dal '17, J. V. Borghese addirittura dal '44, quel Borghese che nel '70 fu fermato nel golpe sovranista filo/britannico dalla DC moroteo/andreottiana - un qualcosa che dapprima si incrinò in coincidenza delle mire etiopi del regime (a spese di quei pozzi petroliferi in Iraq, che sarebbero semmai serviti per i corrispettivi rifornimenti di guerra - pozzi petroliferi poi definitivamente acquisiti con una manovra di stampo moroteo/matteiano) e con la stipula del patto d'acciaio poi, con protagonisti altri due agenti britannici, quali G. Ciano e D. Grandi, nell'occasione con un silente tentativo di avallo a un cambio di strategia governativa – un dietrofront, in fondo - da parte di B. Mussolini, tentativo come risaputo finito non proprio nel migliore dei modi.

      Caduti dunque i presupposti, in Italia, di un'autentica trasformazione o rivalutazione in senso patriottico della sinistra o del comunismo (e in seno all'alleanza NATO e per un europeismo più limpidamente costruttivo) finita quindi quella stagione moroteo/matteiana (e anche quella terroristica) il malsano obiettivo di colludere le istituzioni italiane, si aprì sempre più all'innesto delle varie e più o meno occulte oligarchie lobbistiche - che porterà alla frammentaria instaurazione di un non meglio definibile governo unico mondiale - proseguendo attraverso la cooptazione del più accondiscendente apparato socialista, a cui solo un B. Craxi provò poi a opporsi, su delle vicende vieppiù riguardanti, nella circostanza, l'alleanza israelo/americana (in aggiunta a quella anglo/francese) e sempre per questioni energetico/petrolifere, ulteriormente legate al lodo Moro (che prevedeva, come trattativa segreta, il libero scambio in armi e investimenti fra nazioni del Mediterraneo e del Medio Oriente, a patto di non subire attentati al proprio interno) per giungere fino al famoso panfilo "Britannia", per l'Italia l'ennesimo tentativo di smembramento politico/istituzionale, facilitante, attraverso Mani Pulite, la creazione ufficiale della Comunità Europea (CEE/UE) in seno a un concetto di globalizzazione che non ne avrebbe però risparmiato schemi strategico/continentali a scacchiera, in continuità a quelli appena enunciati.

      Un qualcosa che in termini occulti bellico/rivoluzionari, e sempre per iniziativa anglo/francese, vedremo dunque rispuntare con le primavere arabe (e in quella circostanza a spese di quello che poi risultò essere l’ultimo governo Berlusconi) per culminare quindi con la più recente e drastica soluzione, da nostalgia d'impero, della Brexit, come a dimostrare che i metodi britannici, in fondo, non è che poi abbiano portato a tanto.

      Fino a Bologna ('80) in Italia, degli statunitensi si potrebbe dire che si siano genericamente limitati a controllare, sia attraverso la DC, che a tutto ciò che ruotava attorno alla galassia Stay Behind, forse con la sola aggravante, a confronto dei britannici, di aver ereditato e meglio definito, e fin già dal dopoguerra, un'agenzia del crimine inerente soprattutto agli stupefacenti.

      Per il resto può dirsi che molto più segnatamente, le maggiori attività occulte in termini di stragi e collusioni siano state compiute, con quindi il contributo dei rispettivi estremismi di destra e di sinistra, dal duopolio anglo/francese (e spesso, in chiave di rilettura/pregiudizio storico, a danno degli stessi statunitensi) e laddove sarebbe sorta un'ala riformista di qualsivoglia schiera ideologica, questa nella maggior parte dei casi non sarebbe stata esente da progettuali ingerenze per parte degli stessi anglo/francesi.

      In Sicilia e in Sardegna, nell'immediato dopoguerra, non fu tanto la presenza statunitense a gestirne le direttive, quanto anzitutto quella anglosassone.

      Subentrò poi anche quella americana, in un continuo oscillare fra duplici, triplici alleanze, e sempre e comunque in base a ciò che le circostanze del momento, per rispettiva convenienza di parte, avrebbero previsto.

      Come anche per l'attuale fase sanitaria, definire quindi il NUOVO ORDINE MONDIALE come entità assoluta in termini di atteggiamenti da lotta di classe, e che tutto in tal senso - e sul versante istituzionale - sia destinato a giocarsi in malafede, suonerebbe quantomeno paradossale, o al limite per via intuitiva/interpretativa - e non solo a causa di narrazioni autoreferenziali buttate ormai in ogni dove, comunque non necessariamente da considerare, parimenti, in malafede - non proprio in coerenza con gli scenari fin qui esposti, i cui dettagli ormai sono riscontrabili attraverso prove, documentazioni ².

      ¹ Non propriamente gli ebrei, ma una loro forma infiltrata o sovvertita.

       ² Dagli archivi di Kew Gardens, U.K.

      LA CONSACRAZIONE DEL SUCCESSO

      Libro secondo

       Caratterizzante dell’opera, nel suo titolo “La consacrazione del successo” a incidere è soprattutto la salvaguardia di un segreto, quando il suo vincolo in alcuni casi diviene fondamentale affinché non si giunga al ricatto, a perdere, a morire. Tutto ruota attorno a questi elementi, in una spy story, un thriller d’azione che prende spunto dalle più recenti attualità riguardanti l’occulto, il crimine, la gestione del potere, un continuo filo conduttore che su quelle realtà porterà inevitabilmente ad analizzarne i meccanismi. Eccezion fatta per città come Roma, con apparente paradosso per i luoghi in cui la storia è ambientata, in LA CONSACRAZIONE DEL SUCCESSO quello che si potrebbe ritenere come il personaggio principale, l'agente segreto britannico di origini italiane Larry Belfiori, si scoprirà essere il prototipo dell'anti-007; giocherà infatti un ruolo in favore e in difesa dell'Italia, contro un insospettabile circuito di occulte conventicole che dal Regno Unito puntano a destabilizzare il tessuto economico e sociale europeo, nel tentativo di controllarne, limitarne e sopprimerne le potenzialità, e per quanto tutto ciò non gli abbia fatto risparmiare, in uno scenario quasi da anni di piombo, tra servizi segreti deviati e utilizzo di criminalità comune o terroristica, ulteriori espedienti da traffico


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