Maternità: Dramma in quattro atti. Bracco Roberto

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Maternità: Dramma in quattro atti - Bracco Roberto


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subito.

Maurizio

      Noi non ci vediamo che tre volte la settimana…

Olghina

      L'hai voluto tu.

Maurizio

      E così dev'essere. Per chi tocca la quarantina… la salute prima di tutto.

Olghina

      E dunque?

Maurizio

      Ma quando tu non sei occupata con me, probabilmente… non starai in ozio.

Olghina

      Sei geloso?

Maurizio

      Neanche per sogno. Senonchè, io vorrei sapere chi è… il mio collega. Con certe cose, non si scherza.

Olghina

      Quando avrò la proposta di qualche altro, te ne informerò. E se egli non ti garba, non ne farò niente.

Maurizio

      Questo significa essere una ragazza a modo.

Olghina

      Ma se è di tuo gusto, io concludo.

Maurizio

      Perfettamente!

Olghina

      Però… pensavo…

Maurizio

      Tu pensavi? È un bel fenomeno!

Olghina

      Mettiamo che sarete in due.

Maurizio

      Mettiamo che saremo in due.

Olghina

      Potrà darsi il caso che io…

Maurizio

      Che tu?..

Olghina

      (con reticenza) Lo dicono tutti che somiglio a mia madre quando era giovane!

Maurizio

      Brava!

Olghina

      Mia madre, alla mia età… cominciò a far figliuoli.

Maurizio

      (lasciando d'un colpo i manubri, che cascano rumorosamente) Eh?!

Olghina

      Se ne faccio uno io, chi sarà il padre?

Maurizio

      Nessuno!

Olghina

      Come nessuno?!

Maurizio

      Ma che idee malinconiche adesso ti passano per la mente? Mi sentivo meglio, ed ecco che il sangue mi è affluito alla testa. Avrò l'emicrania tutta la giornata.

Olghina

      No, non temere. Io non sarei una di quelle che, col pretesto dei bimbi, si aggrappano agli uomini e diventano un empiastro. Non te ne darei mai dei fastidi.

(Pausa.)Maurizio

      (preoccupato) Non è questione di fastidi. (Mettendo a posto i manubri) Ciò che hai detto, bambina mia, è più serio che tu non creda, perchè, in sostanza, se quel caso si desse, non ci sarebbe nemmeno da seguire… l'impulso della propria coscienza! La paternità è un fatto così elastico, così indeterminabile!.. Come diavolo si potrebbe appurare la verità?

Olghina

      Appunto. Hai ragione tu… Nessuno sarebbe il padre.

Maurizio

      Senti: visto che ci sono di queste probabilità, lasciamo andare. Meglio non vederci più.

Olghina

      Sei cattivo!

Maurizio

      Se fossi cattivo, farei il comodo mio! Invece, no. Io mi conosco. Con un tale pensiero nella testa, io non vivrei più in pace. Ne piglierei una malattia. Senza dire poi che diventerei… inabile a qualunque pratica galante! No no! Non ci dobbiamo più vedere.

Olghina

      Io mi ci sono affezionata a te.

Maurizio

      Di già?!

Olghina

      Stiamo insieme da undici ore.

Maurizio

      Hai l'affetto galoppante!

Olghina

      E non voglio finirla. Tu mi tratti bene. Mi tratti come una signora… come una moglie… Sei contento di me… E piuttosto che finirla, preferisco di non prendere nessun altro.

Maurizio

      Io ti ringrazio del gentile pensiero, ma con questo non si rimedia che in parte.

Olghina

      Al resto provvedo io.

Maurizio

      (con bontà) A che cosa vuoi provvedere, tu?

Olghina

      (dopo un istante di riflessione, con un po' di tristezza, decide) Allora… te lo prometto: cercherò… di non fare come mia madre.

Maurizio

      Ora sì che possiamo intenderci. Sei veramente una ragazza garbata. Qui, qui, un bacetto, e a rivederci.

Olghina

      (gli dà un bacio.) A domani sera?

Maurizio

      A domani sera, carina.

Olghina(esce dal fondo.)Maurizio

      (toccandosi le tempie) Ahi, ahi, ahi! L'emicrania!.. Un poco di riposo mi gioverà. (Si stende sopra il canapè.)

      SCENA III

MAURIZIO, DECIO, DONNA CLAUDIADecio

      (entra lemme lemme con la sua aria stupida.)

Maurizio

      Non disturbarmi, Decio. Ho l'emicrania. Finchè non viene il marchese di Montefranco, lasciami riposare.

Decio

      Non posso. Di là, ce n'è un'altra.

Maurizio

      Ce n'è un'altra!?

Decio

      Un'altra donna. Per un punto non si sono incontrate tutte e due!

Maurizio

      E chi è?

Decio

      Non ha voluto dire il suo nome. Io intendevo di rimandarla, perchè sapevo che… essendoci stata quella lì… non c'era più speranza… di niente. Ma ha insistito.

Maurizio

      Che aspetto ha?

Decio

      Buono.

Maurizio

      Che vuol dire buono?

Decio

      Belloccia… elegante…

Maurizio

      Una cocotte?

Decio

      (filosoficamente) Chi lo sa! Le cocottes dalle signore io non le ho mai saputo distinguere.

Maurizio

      Giacchè ti sei preso l'incarico di annunziarla, la devo ricevere per forza. Falla passare.

Decio

      (via.)

Maurizio

      (tra sè) Santo cielo! Chi è che viene a seccarmi a quest'ora?

Claudia

      (entra dal fondo.)

Maurizio

      (scatta in piedi in un sussulto di meraviglia.) Voi, marchesa!

Claudia

      Vi sembra strano che io vi faccia una visita?

Maurizio

      (confuso) Non lo nego… Mi sembra stranissimo… Io non ho mai sperato d'avere questo onore… E poi… alle undici del mattino… Non so… Non intendo… E vi chiedo perdono, marchesa… della mia… delle mie… dei miei…

Claudia

      Dei vostri?..

Maurizio

      No:… del mio imbarazzo, ecco. Accomodatevi, vi prego. Accomodatevi… Io sono mortificato di dovervi ricevere in questo disordine, in questo piccolo salotto… Se l'avessi saputo…

Claudia

      L'avreste fatto ingrandire?

Maurizio

      Sì!.. cioè… forse… Scusatemi, marchesa, io sono emozionato!

Claudia

      Ma non c'è di che. Calmatevi. Prendete fiato.

Maurizio

      Non vi è accaduto nulla di grave?

Claudia

      Nulla,


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