Vita Sana 3. Per Avere La Voglia Di Volere.. Andrzej Stanislaw Budzinski

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Vita Sana 3. Per Avere La Voglia Di Volere. - Andrzej Stanislaw Budzinski


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spiritismo, poteri psichici, rebirthing, tantra, positivo pensiero...

      L'obiettivo comune sarebbe quello di raggiungere "uno stato di alta consapevolezza", per aprire la persona a ricevere passivamente l'impostazione della volontà di "spiriti guida" o "intelligenze superiori".

      LE CARATTERISTICHE DI NEW AGE CHE RIGUARDANO LA POLITICA ED ECONOMIA:

      - la costruzione di un sistema economico mondiale;

      - la sostituzione della proprietà privata con un sistema di direzione mondiale, per tutto ciò che concerne il credito, il trasporto e la produzione di merci di grande consumo;

      - il riconoscimento della necessità del controllo biologico della popolazione e delle malattie su scala mondiale;

      - il dovere di subordinare la propria vita privata agli obiettivi del governo mondiale.

      - l'aborto e l'inseminazione artificiale;

      - la limitazione forzata del nucleo familiare;

      - la manipolazione genetica;

      - il controllo della morte (basti pensare all'eutanasia).

       http://esorcismi.altervista.org/diavolo-satana.html

       http://www.treccani.it/enciclopedia/lucifero/

      [2] http://www.ilmondodiart.com/the-wall-another-brick-in-the-wall-pt-2/

      [10] (Gen 3,21)

      [11] Il serpente nella bibbia è immagine del diavolo.

      [17] F. Nietzsche, La gaia scienza, aforisma 125 “L’uomo folle. – Avete sentito di quel folle uomo che accese una lanterna alla chiara luce del mattino, corse al mercato e si mise a gridare incessantemente: “Cerco Dio! Cerco Dio!”. E poiché proprio là si trovavano raccolti molti di quelli che non credevano in Dio, suscitò grandi risa. “È forse perduto?” disse uno. “Si è perduto come un bambino?” fece un altro. “Oppure sta ben nascosto? Ha paura di noi? Si è imbarcato? È emigrato?” – gridavano e ridevano in una gran confusione. Il folle uomo balzò in mezzo a loro e li trapassò con i suoi sguardi: “Dove se n’è andato Dio? – gridò – ve lo voglio dire! Siamo stati noi ad ucciderlo: voi e io! Siamo noi tutti i suoi assassini! Ma come abbiamo fatto questo? Come potemmo vuotare il mare bevendolo fino all’ultima goccia? Chi ci dette la spugna per strusciar via l’intero orizzonte? Che mai facemmo, a sciogliere questa terra dalla catena del suo sole? Dov’è che si muove ora? Dov’è che ci muoviamo noi? Via da tutti i soli? Non è il nostro un eterno precipitare? E all’indietro, di fianco, in avanti, da tutti i lati? Esiste ancora un alto e un basso? Non stiamo forse vagando come attraverso un infinito nulla? Non alita su di noi lo spazio vuoto? Non si è fatto più freddo? Non seguita a venire notte, sempre più notte? Non dobbiamo accendere lanterne la mattina? Dello strepito che fanno i becchini mentre seppelliscono Dio, non udiamo dunque nulla? Non fiutiamo ancora il lezzo della divina putrefazione? Anche gli dei si decompongono! Dio è morto! Dio resta morto! E noi lo abbiamo ucciso! Come ci consoleremo noi, gli assassini di tutti gli assassini? Quanto di più sacro e di più possente il mondo possedeva fino ad oggi, si è dissanguato sotto i nostri coltelli; chi detergerà da noi questo sangue? Con quale acqua potremmo noi lavarci? Quali riti espiatori, quali giochi sacri dovremo noi inventare? Non è troppo grande, per noi, la grandezza di questa azione? Non dobbiamo noi stessi diventare dei, per apparire almeno degni di essa? Non ci fu mai un’azione più grande: tutti coloro che verranno dopo di noi apparterranno, in virtù di questa azione, ad una storia più alta di quanto mai siano state tutte le storie fino ad oggi!”. A questo punto il folle uomo tacque, e rivolse di nuovo lo sguardo sui suoi ascoltatori: anch’essi tacevano e lo guardavano stupiti. Finalmente gettò a terra la sua lanterna che andò in frantumi e si spense. “Vengo troppo presto – proseguì – non è ancora il mio tempo. Questo enorme avvenimento è ancora per strada e sta facendo il suo cammino: non è ancora arrivato fino alle orecchie degli uomini. Fulmine e tuono vogliono tempo, il lume delle costellazioni vuole tempo, le azioni vogliono tempo, anche dopo essere state compiute,


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