Il Killer di Halloween. Блейк Пирс

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Il Killer di Halloween - Блейк Пирс


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Sceriffo Emory Wightman stringeva ancora la torcia mentre due dei suoi poliziotti scavavano nella terra morbida. La buca, lunga e stretta, si era fatta davvero profonda, ormai.

      L’Agente Tyrone Baldry si fermò e uscì fuori dalla buca. Appoggiandosi alla pala, si asciugò la fronte con la manica sporca.

      “Ehi, Sceriffo” Baldry esclamò, “le spiacerebbe sostituire uno di noi per un po’?”

      “Potremmo prenderci una piccola pausa” gli fece eco l’Agente Newt Holland, continuando però a scavare la terra in fondo alla buca.

      Wightman sbuffò. “Qualcuno deve tenere la torcia.”

      Entrambi i poliziotti emisero un grugnito sarcastico.

      Ma, in effetti, la piccola radura nel bosco era diventata buia mentre lavoravano. Wightman prese in considerazione di fermare tutto, finché non fossero riusciti ad illuminare l’area in maniera appropriata. Poi scacciò quel suo pensiero: se c’era qualcosa in quella buca, dalle dimensioni di una fossa, voleva saperlo adesso.

      Non avevano trovato alcunché l’ultima volta.

      Ebbe come un déjà vu, spostando lo sguardo intorno, nell’oscurità. Era stata una fresca notte di autunno, proprio come quella, quasi un anno prima. Erano giunti lì seguendo un oscuro indizio, in cerca di una persona scomparsa, una ragazza di nome Allison Hillis, che era sparita qualche notte prima di Halloween.

      Un messaggio anonimo aveva indicato di scavare in quel luogo, dove in effetti la terra visibilmente lavorata aveva fatto pensare che ci potesse essere davvero una tomba. Ma, dopo aver rimosso tutta la terra smossa, non avevano trovato alcunché.

      Ora, quasi un anno dopo, la donna risultava ancora scomparsa, e non era stato trovato alcun corpo. Un nuovo messaggio appena spedito li aveva condotti nuovamente nello stesso posto. E ancora una volta, la terra mossa aveva mostrato che qualcosa, o qualcuno, poteva essere seppellito in questo punto.

      E di nuovo, tutto iniziava a sembrare una sorta di crudele scherzo, che aveva trascinato la polizia fin lì, con la stessa perdita di tempo.

      Mi piacerebbe mettere le mani su questo burlone.

      Potrei anche mandarlo a giudizio.

      Fissando il fondo della buca, Baldry chiese: “Quanto ancora dobbiamo scavare?”

      Bella domanda, Wightman pensò.

      Quanto ancora dovevano scavare prima di poter essere certi che faticare lì, a quell’ora della notte, fosse del tutto inutile?

      “Continuate a scavare” Wightman rispose. “Immagino che stia diventando pesante. Potete fare a turno.”

      Holland riprese a scavare, mentre Baldry se ne stette semplicemente sul bordo della buca. Guardando nell’oscurità circostante, Baldry disse con una smorfia: “Sceriffo, spero che stia in guardia dall’Uomo Capra.”

      Wightman ringhiò sottovoce.

      Non era una battuta molto divertente, dato che entrambi quei messaggi anonimi avevano fatto cenno alla vecchia leggenda. Il feroce Uomo Capra era solo un racconto del luogo, naturalmente, ma, quando Wightman era stato un bambino, la leggenda gli era sembrata abbastanza spaventosa da tenerlo sveglio di notte.

      Stava per ordinare di porre fine allo scavo, quando udì una voce tremante provenire dall’interno della fossa.

      “Sceriffo” Holland disse. “Avvicini la torcia.”

      Wightman e Baldry si sporsero a guardare dentro.

      Holland stava spostando un mucchio di terreno con la mano, scoprendo qualcosa.

      Adesso la voce di Baldry sembrava spaventata.

      “Oh, Gesù. Ho davvero una brutta sensazione.”

      Wightman allungò una mano, puntando la torcia direttamente dove Holland stava lavorando.

      “Sembra della stoffa nera” Holland osservò.

      Mentre Holland spostava dell’altra terra, scorsero della vernice Bianca sul terreno nero, delle strisce bianche che sembravano costole. La stoffa faceva parte di un costume di Halloween.

      La donna scomparsa doveva aver indossato esattamente quel tipo di costume, quando era sparita l’anno prima ad Halloween, un costume da scheletro, nero con ossa bianche disegnate sopra.

      “Oh, no” Holland esclamò. “Oh, Cristo, no.”

      Continuò a grattare via la terra a mani nude. Esitò quando scoprì la maschera del teschio.

      “Sollevala” Wightman disse, sapendo benissimo quello che avevano trovato.

      Holland sollevò la maschera, poi gridò e, barcollando, indietreggiò allontanandosi da quella orribile vista.

      Si trattava di un altro teschio, un vero teschio. Carne essiccata era attaccata alle ossa, e c’erano dei malconci ciuffi di capelli logori sullo scalpo.

      La verità investì lo Sceriffo Wightman come un maremoto.

      Allison Hillis non era più una persona scomparsa.

      Era morta.

      Baldry si ritrasse dal bordo della fossa, piangendo terrorizzato.

      Wightman stette a fissare il teschio con la bocca spalancata.

      “Che cosa facciamo adesso, Sceriffo?” Holland chiese quasi sottovoce.

      Per un istante, Wightman non seppe che cosa rispondere.

      Che cosa significa questo? si chiese.

      Perché l’informatore anonimo li aveva condotti qui, in un vicolo cieco l’anno prima, solo per ricondurceli di nuovo per poi far trovare davvero un cadavere?

      E perché Allison Hillis era stata uccisa tanto per cominciare?

      Wightman ricordò le parole con le lettere ritagliate contenute all’interno del messaggio , che diceva …

L’UOMO CAPRA HA ANCORA FAME

      Qualunque cosa volesse dire, Wightman era sicuro di una cosa.

      Ovviamente, si è trattato di un omicidio, e ce ne saranno degli altri.

      Holland ripeté la sua domanda. “Che cosa facciamo adesso?”

      Wightman prese un respiro lungo e profondo.

      “Chiameremo l’FBI” fu la sua risposta.

      CAPITOLO UNO

      A Riley parve impossibile radunare le figlie a colazione, quella mattina. Dopo aver litigato su chi avesse trascorso più tempo in bagno, April e Jilly continuavano ad entrare e uscire dalle loro camere, parlando del più e del meno. Quando finalmente scesero di sotto, iniziarono anche a prendersi in giro nel soggiorno, finché Riley ce le trascinò fuori.

      Ne ho abbastanza di due ragazze? quasi si chiese.

      “Forza, mangiamo” Riley continuò a dire. “Perderete l’autobus per la scuola. E non vi ci accompagnerò stamattina.”

      Alla fine, riuscì a trascinare entrambe le ragazze in cucina, dove la loro governante guatemalteca, Gabriela, aveva preparato una deliziosa colazione come al solito. Appena sedettero a tavola, Jilly chiese.

      “Mamma, posso avere quaranta dollari?”

      “A cosa ti servono, tesoro?” Riley replicò.

      “Vorrei noleggiare un costume da zombie” fu la risposta di Jilly.

      Per un momento, Riley si chiese, Un costume da zombie?

      Poi, ricordò: mancavano soli due giorni ad Halloween.

      “Non ti serve un costume da zombie” Riley obiettò.

      La sedicenne April dette un colpetto alla sorella minore e disse gioiosamente: “Te l’ho detto che non te lo avrebbe permesso.”

      Con voce lamentosa, la figlia minore disse: “Ma mi serve un costume per andare in giro a fare dolcetto o scherzetto!”

      “Sei troppo grande per fare dolcetto o scherzetto”.

      “Ho


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