Il Libro di Urantia. Urantia Foundation

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Il Libro di Urantia - Urantia Foundation


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(226.4) I Figli Avonal possono agire come giudici planetari sia prima dell’esperienza magistrale che di quella di conferimento. Tuttavia, in entrambe queste missioni il Figlio incarnato giudicherà l’era planetaria che finisce. Altrettanto fa un Figlio Creatore quando s’incarna per una missione di conferimento nelle sembianze della carne mortale. Quando un Figlio del Paradiso visita un mondo evoluzionario e diviene simile ad uno dei suoi abitanti, la sua presenza pone termine ad una dispensazione e costituisce un giudizio del regno.

      20:4.1 (226.5) Prima dell’apparizione planetaria di un Figlio di conferimento, un mondo abitato viene di solito visitato da un Avonal del Paradiso in missione magistrale. Se si tratta di una visitazione magistrale iniziale, l’Avonal è sempre incarnato come un essere materiale. Egli appare sul pianeta del suo incarico come un maschio delle razze mortali completamente sviluppato, un essere pienamente visibile alle creature mortali del suo tempo e della sua generazione ed in contatto fisico con loro. Durante tutta un’incarnazione magistrale il collegamento del Figlio Avonal con le forze spirituali locali ed universali è completo ed ininterrotto.

      20:4.2 (226.6) Un pianeta può ricevere molte visitazioni magistrali sia prima che dopo l’apparizione di un Figlio di conferimento. Esso può essere visitato molte volte dallo stesso o da altri Avonal, che operano come giudici dispensazionali, ma queste missioni tecniche di giudizio non sono né di conferimento né magistrali, ed in questi casi gli Avonal non sono mai incarnati. Anche quando un pianeta è benedetto da ripetute missioni magistrali, gli Avonal non si sottopongono sempre all’incarnazione mortale; e quando servono in sembianze umane, appaiono sempre come esseri adulti del regno; non nascono da donna.

      20:4.3 (227.1) Quando s’incarnano in missioni di conferimento o magistrali, i Figli del Paradiso hanno degli Aggiustatori esperti e questi Aggiustatori sono differenti per ciascuna incarnazione. Gli Aggiustatori che occupano la mente dei Figli di Dio incarnati non possono mai sperare di acquisire la personalità per fusione con gli esseri umani-divini nei quali risiedono, ma sono spesso personalizzati per decreto del Padre Universale. Questi Aggiustatori formano il consiglio supremo di direzione su Divinington per l’amministrazione, l’identificazione e l’invio di Monitori del Mistero nei regni abitati. Essi inoltre ricevono ed accreditano gli Aggiustatori al loro ritorno nel “seno del Padre” dopo la dissoluzione mortale del loro tabernacolo terreno. In questo modo i fedeli Aggiustatori dei giudici dei mondi diventano i capi eminenti della loro specie.

      20:4.4 (227.2) Urantia non ha mai ospitato un Figlio Avonal in missione magistrale. Se Urantia avesse seguito il piano generale dei mondi abitati, sarebbe stato prima o poi benedetto da una missione magistrale tra l’epoca di Adamo ed il conferimento di Cristo Micael. Ma la sequenza regolare dei Figli del Paradiso sul vostro pianeta è stata completamente scompigliata dall’apparizione del vostro Figlio Creatore nel suo conferimento finale millenovecento anni or sono.

      20:4.5 (227.3) Urantia può ancora essere visitato da un Avonal incaricato d’incarnarsi in una missione magistrale, ma circa la futura apparizione di Figli del Paradiso, nemmeno “gli angeli in cielo conoscono il momento o le modalità di tali visitazioni”, perché un mondo in cui si è conferito un Micael diventa il pupillo individuale e personale di un Figlio Maestro e, come tale, è interamente soggetto ai suoi piani ed alle sue decisioni. E per il vostro mondo ciò è ulteriormente complicato dalla promessa di Micael di ritornare. Indipendentemente dagli equivoci riguardo al soggiorno su Urantia di Micael di Nebadon, una cosa è certamente autentica — la sua promessa di tornare sul vostro mondo. In vista di questa prospettiva, solo il tempo può rivelare l’ordine futuro delle visitazioni dei Figli Paradisiaci di Dio su Urantia.

      20:5.1 (227.4) Il Figlio Eterno è il Verbo eterno di Dio. Il Figlio Eterno è l’espressione perfetta del “primo” pensiero assoluto ed infinito del suo Padre eterno. Quando una duplicazione personale o estensione divina di questo Figlio Originale parte per una missione di conferimento d’incarnazione umana, diviene letteralmente vero che il divino “Verbo si è fatto carne” e che il Verbo risiede tra gli umili esseri di origine animale.

      20:5.2 (227.5) Su Urantia è credenza molto diffusa che il proposito del conferimento di un Figlio sia d’influenzare in qualche modo il comportamento del Padre Universale. Ma la vostra illuminazione interiore dovrebbe indicarvi che ciò non è vero. I conferimenti dei Figli Avonal e Micael sono una parte necessaria del processo esperienziale destinato a fare di questi Figli dei magistrati e dei governanti sicuri e comprensivi per i popoli ed i pianeti del tempo e dello spazio. La carriera di conferimento settuplo è la meta suprema di tutti i Figli Creatori Paradisiaci. E tutti i Figli Magistrali sono animati da questo stesso spirito di servizio che caratterizza così abbondantemente i Figli Creatori primari ed il Figlio Eterno del Paradiso.

      20:5.3 (227.6) Un qualche ordine di Figli del Paradiso deve essere conferito ad ogni mondo abitato da mortali allo scopo di rendere possibile agli Aggiustatori di Pensiero di abitare le menti di tutti gli esseri umani normali di quella sfera, perché gli Aggiustatori non vengono in tutti gli esseri umani di buona fede fino a quando lo Spirito della Verità non sia stato sparso su tutta l’umanità. E l’invio dello Spirito della Verità dipende dal ritorno alla capitale dell’universo di un Figlio del Paradiso che ha eseguito con successo la missione di conferimento come mortale su un mondo in evoluzione.

      20:5.4 (228.1) Nel corso della lunga storia di un pianeta abitato avranno luogo numerosi giudizi dispensazionali, e può avvenire più di una missione magistrale, ma ordinariamente un Figlio di conferimento servirà sulla sfera una sola volta. È solo richiesto che ogni mondo abitato abbia un solo Figlio di conferimento venuto a vivere la vita umana completa dalla nascita alla morte. Presto o tardi, indipendentemente dal suo status spirituale, ogni mondo abitato da mortali è destinato ad accogliere un Figlio Magistrale in missione di conferimento, eccetto l’unico pianeta in ogni universo locale in cui un Figlio Creatore sceglie di fare il suo conferimento come mortale.

      20:5.5 (228.2) Comprendendo di più sui Figli di conferimento, capirete perché si attribuisca tanto interesse ad Urantia nella storia di Nebadon. Il vostro piccolo ed insignificante pianeta interessa all’universo locale semplicemente perché è il mondo della dimora mortale di Gesù di Nazaret. Esso è stato la scena del conferimento finale e trionfante del vostro Figlio Creatore, l’arena in cui Micael conquistò la sovranità personale suprema dell’universo di Nebadon.

      20:5.6 (228.3) Nella capitale del suo universo locale, specialmente dopo il completamento del conferimento come mortale, un Figlio Creatore trascorre molto del suo tempo a consigliare ed istruire il collegio di Figli associati, i Figli Magistrali ed altri. Con amore e devozione, con tenera misericordia ed affettuosa considerazione, questi Figli Magistrali conferiscono se stessi ai mondi dello spazio. E questi servizi planetari non sono in alcun modo inferiori ai conferimenti come mortali dei Micael. È vero che il vostro Figlio Creatore ha scelto come regno della sua avventura finale nell’esperienza di creatura un mondo che aveva avuto disavventure eccezionali. Ma nessun pianeta potrebbe mai trovarsi in una condizione tale da dover richiedere l’autoconferimento di un Figlio Creatore per attuare la sua riabilitazione spirituale. Qualunque Figlio del gruppo di conferimento sarebbe egualmente bastato, perché in tutta la loro opera sui mondi di un universo locale i Figli Magistrali sono altrettanto divinamente efficaci ed infinitamente saggi quanto lo sarebbe stato il loro fratello paradisiaco, il Figlio Creatore.

      20:5.7 (228.4) Benché la possibilità di un disastro accompagni sempre questi Figli del Paradiso durante le loro incarnazioni di conferimento, io non ho ancora visto la registrazione dell’errore o del fallimento di un Figlio Magistrale o di un Figlio Creatore in una missione di conferimento. Sono entrambi di origine troppo vicina alla perfezione assoluta per fallire. Essi assumono sicuramente dei rischi, divengono realmente simili alle creature mortali di carne e di sangue ed acquisiscono in tal modo l’esperienza unica di creatura, ma entro i limiti della mia osservazione hanno sempre successo. Essi non mancano mai di raggiungere lo scopo della loro missione di conferimento. Il racconto dei loro autoconferimenti e dei loro servizi planetari in tutto Nebadon costituisce il capitolo


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