Il Libro di Urantia. Urantia Foundation

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Il Libro di Urantia - Urantia Foundation


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l’universo intellettuale trova coesione nel Dio della mente, l’Attore Congiunto; l’universo spirituale trova coesione nella personalità del Figlio Eterno. Ma il mortale isolato del tempo e dello spazio trova la propria coesione in Dio il Padre tramite la relazione diretta tra l’Aggiustatore di Pensiero interiore ed il Padre Universale. L’Aggiustatore dell’uomo è un frammento di Dio e cerca perennemente l’unificazione divina; egli trova coesione con la Deità paradisiaca della Prima Sorgente e Centro ed in essa.

      2:7.8 (43.1) Il discernimento della bellezza suprema è la scoperta e l’integrazione della realtà: il discernimento della bontà divina nella verità eterna, che è la definitiva bellezza. Anche il fascino dell’arte umana risiede nell’armonia della sua unità.

      2:7.9 (43.2) Il grande errore della religione ebraica fu quello di non riuscire ad associare la bontà di Dio con le effettive verità della scienza e con l’affascinante bellezza dell’arte. Via via che la civiltà progrediva e la religione continuava nella stessa direzione poco saggia di enfatizzare eccessivamente la bontà di Dio con la relativa esclusione della verità e trascurando la bellezza, si sviluppò una crescente tendenza in certi tipi di uomini ad allontanarsi dal concetto astratto e dissociato della bontà isolata. La moralità della religione moderna troppo enfatizzata ed isolata, che non riesce a conservare la devozione e la fedeltà di molti uomini del ventesimo secolo, si riabiliterebbe se, oltre ai suoi precetti morali, attribuisse pari considerazione alle verità della scienza, della filosofia, dell’esperienza spirituale ed alle bellezze della creazione fisica, al fascino dell’arte intellettuale ed alla grandezza del conseguimento di un autentico carattere.

      2:7.10 (43.3) La sfida religiosa della presente era è rivolta a quegli uomini e a quelle donne previdenti, lungimiranti e dotati d’intuizione spirituale, che oseranno costruire una nuova ed attraente filosofia di vita tratta dai moderni concetti ampliati e mirabilmente integrati della verità cosmica, della bellezza universale e della bontà divina. Una tale nuova e retta visione della moralità attirerà tutto ciò che è buono nella mente dell’uomo e sfiderà quanto c’è di migliore nell’anima umana. Verità, bellezza e bontà sono realtà divine, e via via che l’uomo ascende la scala della vita spirituale, queste qualità supreme dell’Eterno divengono sempre più coordinate ed unificate in Dio, che è amore.

      2:7.11 (43.4) Ogni verità — materiale, filosofica o spirituale — è allo stesso tempo bella e buona. Ogni bellezza reale — arte materiale o simmetria spirituale — è allo stesso tempo vera e buona. Ogni bontà autentica — si tratti della moralità personale, dell’equità sociale o del ministero divino — è ugualmente vera e bella. Salute fisica, salute mentale e felicità sono integrazioni della verità, della bellezza e della bontà in quanto sono fuse nell’esperienza umana. Questi livelli di vita efficiente si raggiungono mediante l’unificazione di sistemi d’energia, di sistemi d’idee e di sistemi di spirito.

      2:7.12 (43.5) La verità è coerente, la bellezza è attraente, la bontà è stabilizzante. E quando questi valori di ciò che è reale sono coordinati nell’esperienza personale, il risultato è un’alta qualità d’amore condizionato dalla saggezza e qualificato dalla fedeltà. Il vero scopo di tutta l’educazione nell’universo è di realizzare la migliore coordinazione dei figli isolati dei mondi con le realtà più grandi della loro crescente esperienza. La realtà è finita a livello umano, è infinita ed eterna ai livelli più elevati e divini.

      2:7.13 (43.6) [Presentato da un Consigliere Divino agente per autorità degli Antichi dei Giorni di Uversa.]

      Il Libro di Urantia

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      Fascicolo 3

      3:0.1 (44.1) DIO È presente ovunque. Il Padre Universale governa il cerchio dell’eternità. Ma negli universi locali egli governa nelle persone dei suoi Figli Creatori Paradisiaci, così come conferisce la vita tramite questi Figli. “Dio ci ha dato la vita eterna e questa vita è nei suoi Figli.” Questi Figli di Dio Creatori sono l’espressione personale di Dio stesso nei settori del tempo e per i figli dei pianeti che ruotano negli universi in evoluzione dello spazio.

      3:0.2 (44.2) I Figli di Dio altamente personalizzati sono chiaramente discernibili dagli ordini inferiori d’intelligenze create, compensando in tal modo l’invisibilità del Padre che è infinito e perciò meno discernibile. I Figli Creatori Paradisiaci del Padre Universale sono una rivelazione di un essere altrimenti invisibile a causa dell’assolutezza e dell’infinità inerenti al cerchio dell’eternità ed alle personalità delle Deità del Paradiso.

      3:0.3 (44.3) La facoltà di creare non è proprio un attributo di Dio, è piuttosto l’insieme dell’azione della sua natura. Questa funzione universale di creare è manifestata eternamente com’è anche condizionata e controllata da tutti gli attributi coordinati della realtà divina ed infinita della Prima Sorgente e Centro. Noi sinceramente dubitiamo che una qualsiasi caratteristica della natura divina possa essere considerata antecedente alle altre, ma se così fosse, allora la natura creatrice della Deità avrebbe la precedenza su tutte le altre nature, attività ed attributi. E la facoltà creatrice della Deità culmina nella verità universale della Paternità di Dio.

      3:1.1 (44.4) La capacità del Padre Universale di essere presente ovunque e nello stesso momento costituisce la sua onnipresenza. Dio solo può essere contemporaneamente in due luoghi o in una moltitudine di luoghi. Dio è simultaneamente presente “in alto nei cieli e giù sulla terra”; così esclamava il Salmista: “Dove andrò lontano dal tuo spirito? O dove fuggirò lontano dalla tua presenza?”

      3:1.2 (44.5) “‘Io sono un Dio vicino come pure assai lontano’, dice il Signore. ‘Non riempio forse il cielo e la terra?’” Il Padre Universale è costantemente presente in tutte le parti ed in tutti i cuori della sua immensa creazione. Egli è “la pienezza di colui che riempie tutto ed in tutto”, e “che opera tutto in tutto”, ed inoltre il concetto della sua personalità è tale che “il cielo (l’universo) ed il cielo dei cieli (l’universo degli universi) non possono contenerlo”. È letteralmente vero che Dio è tutto ed in tutto. Ma anche questo non è la totalità di Dio. L’infinito può essere definitivamente rivelato solo nell’infinità; la causa non può mai essere pienamente compresa da un’analisi degli effetti; il Dio vivente è incommensurabilmente più grande della somma totale della creazione che è venuta all’esistenza come risultato degli atti creatori del suo illimitato libero arbitrio. Dio è rivelato in tutto il cosmo, ma il cosmo non può mai contenere od inglobare interamente l’infinità di Dio.

      3:1.3 (45.1) La presenza del Padre esplora incessantemente l’universo maestro. “Egli procede dal limite del cielo e circola fino alle sue estremità; non c’è nulla che si nasconda alla sua luce.”

      3:1.4 (45.2) Non solo la creatura esiste in Dio, ma anche Dio vive nella creatura. “Noi sappiamo di dimorare in lui perché egli vive in noi; egli ci ha donato il suo spirito. Questo dono del Padre del Paradiso è il compagno inseparabile dell’uomo.” “Egli è il Dio sempre presente e che tutto pervade.” “Lo spirito del Padre eterno è celato nella mente di ogni figlio mortale.” “L’uomo esce alla ricerca di un amico mentre quello stesso amico vive nel suo cuore.” “Il vero Dio non è lontano, egli è parte di noi, il suo spirito parla da dentro di noi.” “Il Padre vive nel figlio. Dio è sempre con noi. Egli è lo spirito guida del destino eterno.”

      3:1.5 (45.3) È stato detto a giusto titolo della razza umana: “Voi siete di Dio” perché “colui che dimora nell’amore dimora in Dio e Dio in lui.” Anche quando vi comportate male voi fate soffrire il dono interiore


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