Il Libro di Urantia. Urantia Foundation

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Il Libro di Urantia - Urantia Foundation


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la persona spirituale di Dio il Supremo sono una sola realtà — l’Essere Supremo.

      0:8.11 (12.2) I Figli Creatori, nell’associazione di Deità di Dio il Settuplo, forniscono il meccanismo con il quale il mortale diviene immortale ed il finito raggiunge l’abbraccio dell’infinito. L’Essere Supremo fornisce la tecnica per la mobilitazione del potere-personalità, la sintesi divina di tutte queste molteplici operazioni, rendendo così il finito capace di raggiungere l’absonito e, attraverso altre possibili attuazioni future, di tentare il raggiungimento dell’Ultimo. I Figli Creatori e le loro Divine Ministre associate partecipano a questa mobilitazione suprema, ma gli Antichi dei Giorni ed i Sette Spiriti Maestri sono probabilmente stabiliti per l’eternità come amministratori permanenti nel grande universo.

      0:8.12 (12.3) La funzione di Dio il Settuplo risale all’organizzazione dei sette superuniversi e probabilmente si amplierà in connessione con l’evoluzione futura delle creazioni dello spazio esterno. L’organizzazione di questi universi futuri, del livello di spazio primario, secondario, terziario e quaternario di evoluzione progressiva, assisterà senza dubbio all’inaugurazione dell’approccio trascendente ed absonito alla Deità.

      0:9.1 (12.4) Come l’Essere Supremo si evolve progressivamente dall’antecedente dotazione di divinità del potenziale di energia e di personalità del grande universo ch’egli ingloba, così Dio l’Ultimo si eventua dai potenziali di divinità che risiedono nei domini del tempo-spazio trasceso dell’universo maestro. L’attuazione della Deità Ultima indica l’unificazione absonita della prima Trinità esperienziale e rivela l’espansione unificatrice della Deità sul secondo livello di autorealizzazione creativa. Ciò costituisce l’equivalente in potere-personalità dell’attuazione della Deità esperienziale nell’universo concernente le realtà absonite del Paradiso sui livelli che si stanno eventuando dei valori del tempo-spazio trasceso. Il completamento di questo ampliamento esperienziale ha come scopo di offrire un destino ultimo di servizio a tutte le creature del tempo-spazio che hanno raggiunto i livelli absoniti mediante la totale realizzazione dell’Essere Supremo e grazie al ministero di Dio il Settuplo.

      0:9.2 (12.5) Dio l’Ultimo designa la Deità personale funzionante sui livelli di divinità dell’absonito e sulle sfere universali del supertempo e dello spazio trasceso. L’Ultimo è l’eventuarsi supersupremo della Deità. Il Supremo è l’unificazione della Trinità com’è compresa dagli esseri finiti; l’Ultimo è l’unificazione della Trinità del Paradiso com’è compresa dagli esseri absoniti.

      0:9.3 (13.1) Il Padre Universale, mediante il meccanismo della Deità evoluzionaria, è effettivamente impegnato in una prodigiosa e stupefacente azione di focalizzazione della personalità e di mobilitazione del potere, sui loro rispettivi livelli di significato universale, dei valori di realtà divina del finito, dell’absonito ed anche dell’assoluto.

      0:9.4 (13.2) Le prime tre Deità dell’eterno passato del Paradiso — il Padre Universale, il Figlio Eterno e lo Spirito Infinito — riceveranno nell’eterno futuro un complemento di personalità in virtù dell’attuazione esperienziale delle Deità evoluzionarie associate — Dio il Supremo, Dio l’Ultimo e forse Dio l’Assoluto.

      0:9.5 (13.3) Dio il Supremo e Dio l’Ultimo, che si stanno ora evolvendo negli universi esperienziali, non sono esistenziali — non sono eterni nel passato, ma solo eterni nel futuro; sono degli eterni condizionati dal tempo-spazio e condizionati trascendentalmente. Essi sono Deità di dotazione suprema, ultima e forse suprema-ultima, ma hanno fatto l’esperienza delle origini storiche dell’universo. Non avranno mai una fine, ma la loro personalità ha avuto sì un inizio. Essi sono veramente le attuazioni dei potenziali eterni ed infiniti della Deità, però essi stessi non sono né incondizionalmente eterni né infiniti.

      0:10.1 (13.4) Vi sono molti aspetti della realtà eterna dell’Assoluto della Deità che non possono essere pienamente spiegati alla mente finita del tempo-spazio, ma l’attuazione di Dio l’Assoluto potrebbe essere la conseguenza dell’unificazione della seconda Trinità esperienziale, la Trinità Assoluta. Ciò costituirebbe la realizzazione esperienziale della divinità assoluta, l’unificazione dei significati assoluti su livelli assoluti. Ma noi non siamo certi del coinvolgimento di tutti i valori assoluti, poiché non siamo mai stati informati che l’Assoluto Qualificato sia l’equivalente dell’Infinito. I destini superultimi implicano significati assoluti e spiritualità infinita, e senza il compimento di queste due realtà non possiamo stabilire valori assoluti.

      0:10.2 (13.5) Dio l’Assoluto è la meta di realizzazione-raggiungimento di tutti gli esseri superabsoniti, ma il potenziale di potere e di personalità dell’Assoluto della Deità trascende la nostra concezione, e noi esitiamo a discutere di realtà che sono così lontane dall’attuazione esperienziale.

      0:11.1 (13.6) Quando il pensiero congiunto del Padre Universale e del Figlio Eterno, funzionante nel Dio dell’Azione, costituì la creazione dell’universo divino e centrale, il Padre seguì l’espressione del suo pensiero nella parola di suo Figlio e nell’azione del loro Esecutore Congiunto, differenziando la sua presenza in Havona dai potenziali dell’infinità. Questi potenziali non rivelati dell’infinità restano celati, nello spazio, nell’Assoluto Non Qualificato e divinamente avvolti nell’Assoluto della Deità, mentre questi due divengono uno nel funzionamento dell’Assoluto Universale, l’infinità-unità non rivelata del Padre del Paradiso.

      0:11.2 (13.7) Sia la potenza della forza cosmica che la potenza della forza dello spirito sono in corso di progressiva rivelazione-realizzazione, via via che l’arricchimento di tutta la realtà si compie mediante la crescita esperienziale e la correlazione dell’esperienziale con l’esistenziale da parte dell’Assoluto Universale. Grazie alla presenza equilibratrice dell’Assoluto Universale, la Prima Sorgente e Centro realizza un’estensione del potere esperienziale, gode dell’identificazione con le sue creature evoluzionarie e completa l’espansione della Deità esperienziale sui livelli di Supremazia, Ultimità e Assolutezza.

      0:11.3 (14.1) Quando non è possibile distinguere pienamente l’Assoluto della Deità dall’Assoluto Non Qualificato, la loro presunta funzione congiunta o presenza coordinata è indicata come l’azione dell’Assoluto Universale.

      0:11.4 (14.2) 1. L’Assoluto della Deità sembra essere l’onnipotente attivatore, mentre l’Assoluto Non Qualificato pare essere il meccanizzatore totalmente efficace dell’universo degli universi supremamente unificato e definitivamente coordinato, nonché di miriadi di universi, creati, in corso di creazione ed ancora da creare.

      0:11.5 (14.3) L’Assoluto della Deità non può reagire in modo subassoluto ad alcuna situazione nell’universo, o almeno non lo fa. Ogni risposta di questo Assoluto ad una determinata situazione pare essere data in termini di benessere dell’intera creazione di cose e di esseri, non soltanto nel suo presente stato d’esistenza, ma anche in vista delle infinite possibilità di tutta l’eternità futura.

      0:11.6 (14.4) L’Assoluto della Deità è quel potenziale che è stato separato dalla realtà totale ed infinita per scelta del libero arbitrio del Padre Universale, e nel quale hanno luogo tutte le attività della divinità — esistenziali ed esperienziali. Questo è l’Assoluto Qualificato che si contraddistingue dall’Assoluto Non Qualificato; ma l’Assoluto Universale si sovraggiunge ad entrambi nell’inglobamento di tutto il potenziale assoluto.

      0:11.7 (14.5) 2. L’Assoluto Non Qualificato è non personale, extradivino e non deificato. L’Assoluto Non Qualificato è perciò privo di personalità, di divinità e di ogni prerogativa di creatore. Né fatto o verità, né esperienza o rivelazione, né filosofia o absonità sono in grado di penetrare la natura ed il carattere di questo Assoluto senza qualificazione nell’universo.

      0:11.8 (14.6) Sia chiaro che l’Assoluto Non Qualificato è una realtà


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